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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Atessa

Honda, Uilm: "È ora di investire sullo stabilimento in Val di Sangro e sull'indotto"

Il segretario Nicola Manzi si rivolge alla casa madre giapponese: "Urgente ragionare seriamente sul ritorno di un indotto a km zero"

"È il momento del coraggio, degli investimenti e del rilancio per la Honda. Non farlo significa non avere una visione a lungo raggio e non voler scommettere su uno stabilimento che ha dato tanto a questo marchio e al territorio abruzzese". Così parla il segretario della Uilm Chieti-Pescara, Nicola Manzi, rivolgendosi direttamente alla casa madre giapponese "in un momento storico ed economico - sottolinea - molto delicato per il settore automotive, alle prese con il cambiamento epocale della transizione energetica e i drammatici contraccolpi causati dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, ma che vede tuttavia lo stabilimento di Honda reggere agli scossoni del mercato e ingranare la marcia per l’arrivo di nuovi modelli e nuove sfide già da questa primavera".

"Diventa quindi sempre più urgente - rimarca - affrontare la questione dell’indotto, visto che Honda in Val di Sangro poteva contare su una serie di micro e medio aziende che assicuravano allo stabilimento una fornitura costante, il cui numero è stato fortemente ridimensionato. Rifornirsi dai Paesi dell’est asiatico - prosegue il segretario generale Uilm - significa non solo tempi più lunghi e difficoltà maggiori di trasporto, ma anche costi maggiori per l’azienda. È questo il momento di ragionare seriamente sul ritorno di un indotto a km zero: abbiamo gli spazi, i capannoni, le competenze, la professionalità e il know-how per farlo".

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