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Economia

Ridisegnare il futuro di Chieti, tre giorni di interviste e indagini con i ricercatori di Mecenate 90

Concluse le rilevazioni dei ricercatori: si lavora alla redazione del rapporto 2023. L’amministrazione: “Documento strategico, uno strumento importante per costruire il futuro sviluppo della città”

La città di Chieti e il suo futuro presente nel rapporto sulle città intermedie: si è da poco conclusa la tre giorni di interviste e indagini svolte dai ricercatori dell’associazione Mecenate 90, in collaborazione con l'istituto Tagliacarne di Unioncamere e l’adesione del Comune finalizzate alla stesura del II rapporto “L’Italia Policentrica. Il fermento delle città intermedie”, città che sorgono tra aree metropolitane e aree interne. I questionari sono iniziati con il sindaco e hanno coinvolto sia interlocutori politici che soggetti rappresentativi delle forze sociali, culturali ed economiche della città, scelti dai ricercatori secondo i parametri richiesti dal modello d’indagine.

"Abbiamo aderito a un'iniziativa rodata e portata avanti da esperti di settore per restituire dignità e futuro alle realtà che stanno a mezzo fra le città piccole e le realtà metropolitane – spiegano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alle Politiche Europee Chiara Zappalorto – questo potrà accadere attraverso progetti e piani strategici ad hoc che, in base alla fotografia che emergerà dal rapporto, potranno essere più puntuali e aderenti alle esigenze della città in questo momento. Chieti è oggi l’unica realtà abruzzese a entrare in un circuito nazionale aperto al futuro, fatto di progetti, risorse, professionalità pronte ad aiutare per ridisegnare i territori. La nostra città ha scelto di partecipare al Rapporto, perché siamo convinti che il policentrismo sia il tratto caratteristico del Paese e che le città non metropolitane rappresentino una straordinaria piattaforma di innovazione economica, sociale e in grado di generare uno sviluppo coerente con gli obiettivi del Pnrr".

Chieti è stata indicata come una delle dieci città oggetto delle ricerche. La fotografia scattata i questi giorni e composta anche grazie ai tasselli che arrivano dalle istituzioni, dalle forze economiche culturali del territorio contribuirà alla costruzione del prossimo rapporto dei ricercatori di Mecenate 90,

"La specificità e la storia del nostro territorio meritavano di entrare a fare parte di questa rete, che consta di altri nove Comuni d'Italia, di cui il nostro è l'unico in Abruzzo" fa presente il consigliere Edoardo Raimondi. "Quando ho incontrato per la prima volta il presidente di Mecenate 90, l'amico Ledo Prato - ha aggiunto - ho subito pensato che questa fosse un'occasione da non perdere. Interpellando i principali stakeholders della città per recepire racconti, descrizioni, bisogni e aspirazioni (dagli amministratori comunali sino al mondo dell'industria e del commercio, per arrivare nell'ambito del terzo settore), i ricercatori hanno dato vita a un primo importante passo per costruire, una buona volta e in modo inedito, un vero percorso di partecipazione collettiva finalizzato a ridisegnare il futuro di Chieti ,a partire da quello che Chieti è oggi diventata".

Il rapporto, una volta pronto, sarà consegnato al presidente della Repubblica e divulgato, naturalmente, anche in città.

"L'idea - conclude Raimondi- è quella di riaprire finalmente un dibattito pubblico e serio sulle strategie da adottare attraverso questo importante strumento d'analisi rigorosa (piani strategici della città, piano regolatore, progettazione e rigenerazione urbana, sostenibilità e via dicendo). Questo rapporto sarà uno strumento utilissimo per tornare a capire il nostro presente, così da immaginare un futuro possibile. È per tutte queste ragioni che, intanto, voglio anch'io ringraziare tutti coloro che hanno accettato di far parte di questo nuovo inizio con entusiasmo e disponibilità".

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