
La Fondazione Chieti ora è incorporata in quella del banco di Napoli: un grande evento in città per celebrare la cultura
La fusione intende rilanciare un’azione sociale e culturale tesa a valorizzare i talenti e le eccellenze del Meridione, in particolare in Abruzzo e Molise, terre dalle straordinarie potenzialità
La comunanza di parte dell’ambito territoriale di riferimento e dei settori di intervento nei quali viene svolta l’attività istituzionale, ha indotto la Fondazione Chieti - Abruzzo e Molise e la Fondazione Banco di Napoli a valutare la possibilità di avviare iniziative lungo l’asse Chieti-Napoli che da sempre, in ambito artistico, culturale, economico e sociale ha visto interagire le due comunità con scambi di conoscenze ed esperienze che hanno permesso la crescita di entrambe. La fusione intende rilanciare un’azione sociale e culturale tesa a valorizzare i talenti e le eccellenze del Meridione, in particolare in Abruzzo e Molise, terre dalle straordinarie potenzialità. Il 1° giugno, a Chieti, si svolgerà un’intera giornata ricca di eventi: la messa celebrata dall’arcivescovo di Chieti monsignor Bruno Forte, l’inaugurazione di palazzo de’ Mayo, l’allestimento al suo interno di una mostra scenografica a cura del teatro di San Carlo e il concerto dell’Orchestra sinfonica del Teatro di San Carlo al teatro Marrucino di Chieti. Proprio a Palazzo de’ Mayo, si svilupperanno iniziative culturali, congressuali, concertistiche e museali anche con il contributo degli Enti designanti. La comunità teatina esprimerà una rappresentanza in seno al consiglio generale.
Commenta il presidente della Fondazione Banco di Napoli, Rossella Paliotto:
Con questa fusione, costruiamo un ponte di solidarietà, un’alleanza tra comunità con gli stessi valori, consapevoli che ci attendono sfide delicate in un periodo storico in cui sempre di meno si tende la mano a chi soffre, a chi ha più bisogno.
Pasquale Di Frischia, presidente uscende della Fondazione Chieti, spiega che
La fusione è stata possibile anche grazie al sistema Acri che ci ha assistito sin dall’inizio nonché al Mef che ha seguito l’iter. Ora proseguiremo lungo il percorso di realizzazione dei principi ispiratori quali sussidiarietà e solidarietà nei confronti dei nostri territori di appartenenza.