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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Chieti Scalo

Ex Burgo e il balletto di cifre sul progetto In.Te, il Wwf chiede chiarezza

A cinque anni dalla chiusura della storica cartiera, nessuna certezza sul destino dell'area. L'associazione propone di mettere sul web tutte le procedure di bonifica e di effettuare un bilancio ambientale complessivo

Il Wwf Chieti chiede chiarezza sulla vicenda ex Burgo. A cinque anni dalla chiusura della storica cartiera, non c’è alcuna certezza sul destino dell’area legata al progetto In.Te., al momento divisa in due lotti.

 Per il primo è stata già completata la caratterizzazione e questa parte potrebbe essere riattivata a fini produttivi. Ma quante saranno le ditte che si insedieranno? “23, 5, 9, 7, 12… uno sconcertante balletto di cifre e di aziende che alimenta la confusione, come si può constatare semplicemente sfogliando la rassegna stampa di questi anni” dice Nicoletta Di Francesco, presidente Wwf Chieti.

Del secondo lotto se ne parlerà nella conferenza di servizi convocata per il 12 febbraio prossimo.

Cinque  i progetti presentati al SUAP prima di Natale: Regeneration Materials, CNA che costruirà solo capannoni, Dinamica, HST Italia sistemi tecnologici, Feral Recyling rottami metallici. Il Wwf ricorda che il sito è nel pieno della “zona rossa” di risanamento, in base al Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria attualmente in vigore ed  è compresa nel Sito di Interesse Regionale (SIR) “Chieti Scalo”.

Siamo dunque in un territorio da bonificare già ai limiti per le emissioni in atmosfera – precisa Di Francesco -  nel quale i futuri insediamenti vanno valutati con attenzione. Le recenti voci dell’interessamento di ulteriori aziende che si occupano di trattamento rifiuti preoccupano i residenti. Inoltre l’area ex Burgo   è vicinissima all’ospedale, all’Università e alla sede operativa della Camera di commercio, è contigua a un grande albergo ed è praticamente circondata da abitazioni private, scuole e asili”.

Se gli ex dipendenti della cartiera hanno diritto alla promessa ricollocazione lavorativa sembra però non abbiano lo stesso diritto di avere informazioni chiare sui progetti. “Noi proponiamo al Comune di Chieti di pubblicare sul web tutti i dati relativi alla caratterizzazione ambientale dell'area e alle procedure di bonifica eventualmente condotte o previste e di procedere a un bilancio ambientale complessivo considerando le emissioni dirette delle aziende e quelle indotte, in primo luogo dal traffico. È indispensabile – chiude -  garantire la massima trasparenza, proprio a tutela dei lavoratori ex Burgo e dei cittadini tutti”.

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