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A Chieti un edificio scolastico su 4 è vetusto: gli interventi nel Pnrr per la messa in sicurezza

I fondi stanziati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza per il rinnovamento delle scuole in Abruzzo con 81 interventi. In provincia di Chieti arrivati 31 milioni di euro

Sono 81 gli interventi già finanziati per la messa in sicurezza e la ristrutturazione degli edifici scolastici in Abruzzo, mentre ammontano a quasi 30 milioni di euro le risorse per nuove scuole. I dati emergono dall’analisi di Osservatorio Abruzzo sui fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dedicati all’edilizia scolastica regionale.

Al momento sono arrivati complessivamente circa 103 milioni di euro nella nostra regione, così ripartiti: 31,1 milioni in provincia di Chieti, 33,5 milioni in quella di Pescara che è il territorio che ne ha beneficiato di più, 24 milioni in provincia di Teramo e 14,3 milioni in quella dell'Aquila.

A livello locale ai primi 3 posti per fondi assegnati troviamo i comuni di Pescara (15,5 milioni), Atri (8,8) e Giulianova (6,5). Per quanto riguarda gli altri capoluoghi di provincia, invece, sono arrivati finora 6,1 milioni a Teramo, 3 all'Aquila e 2,5 a Chieti. 

Tra i capoluoghi, la quota più elevata di edifici vetusti si registra nei comuni di Chieti e di Teramo, dove il 25% dell’edilizia scolastica risulta vetusto (un edificio scolastico è classificato come vetusto quando ha più di 50 anni). In Abruzzo la quota degli edifici scolastici vetusti è pari al 21,85% (la media in Italia è 17,8%). Tra le province spicca il dato di quella dell'Aquila (con il 24,6% di edifici scolastici statali vetusti), seguita da Chieti (22,6%), Pescara (22,0%), Teramo (18,3%).

Fra gli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione già finanziati a Chieti e provincia figurano i lavori di adeguamento sismico dell'Itcg "F. Galiani", quelli di adeguamento sismico dell’Itc “Spataro” di Gissi e del liceo Classico "V. Emanuele" di Lanciano. A Bucchianico 4.700.000,00 euro sono destinati alla nuova costruzione mediante sostituzione edilizia, adeguamento impiantistico, eliminazione barriere architettoniche, messa in sicurezza della scuola dell’ infanzia, primaria e secondaria di I grado.

Un altro elemento analizzato dall’Osservatorio sul tema è l'estensione del patrimonio scolastico: da questo punto di vista i dati del Ministero dell'istruzione, relativi all'anno scolastico 2018/19 mostravano come circa l'84% dei comuni italiani avesse almeno un edificio scolastico statale attivo sul proprio territorio. Mentre l'Abruzzo si attesta al di sotto dell'80%. Un secondo aspetto da valutare è la dimensione del patrimonio di edilizia scolastica, in rapporto ai minori residenti. In media in Italia sono circa 13 i metri quadri di plessi scolastici comunali e statali rispetto agli abitanti tra 3 e 14 anni. L'Abruzzo si colloca sotto la media (10,82 metri quadri).

Nella città di Chieti l’estensione del patrimonio edilizio scolastico è pari a 11,87 mq. Da notare come le altre città maggiori della regione si caratterizzino per un rapporto tra edilizia scolastica e minori generalmente inferiore rispetto a quello riscontrato per i capoluoghi. Tra i comuni sopra i 30mila abitanti si segnalano Montesilvano (4,52 mq), Avezzano (5,94 mq), Vasto (13,18 mq) e Lanciano (8,6 mq).
 

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