Dossier Ecosistema Urbano, Abruzzo bocciato, Chieti nella top ten delle città piccole
Bene nel capoluogo teatino l'offerta di trasporto urbano e la differenziata, male le aree verdi per le quali spicca Teramo. Il rapporto di Legambientedescrive un Abruzzo pigro, che investe troppo poco nel cambiamento
Il Dossier Ecosistema Urbano 2013 boccia l'Abruzzo: nessun capoluogo di provincia infatti, raggiunge una eco-performance sufficiente.
Tuttavia, con il 56,99 % Chieti è la città che più si avvicina alla sufficienza (il punteggio di 60/100).
Il rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore (presentato ieri a Bologna) descrive un Abruzzo pigro, apatico, che investe troppo poco nel cambiamento e non pianifica.
Le criticità più evidenti risultano nel consumo idrico, con Pescara in fondo alla classifica delle città medie con il 55% di perdite di rete, ma L’Aquila ne ha ben il 68%, classificandosi, come Chieti (35%), nella seconda metà della classifica delle città piccole (37 e 23). Teramo è a metà classifica (18), con il 29% di perdite.
L’offerta di trasporto urbano vede Chieti e L’Aquila tra le top five. Per le aree verdi invece Chieti è agli ultimi posti assieme all'Aquila, Pescara è a metà della sua classifica mentre Teramo è prima in Italia.
Una buona notizia è il balzo in avanti di Chieti e Teramo nella raccolta differenziata: il 64,7% e il 61,2%, che li portano al 7° e all’8° posto della loro classifica, mentre Pescara (30,3%) e L’Aquila (21,7%) si attestano verso il fondo delle rispettive classifiche.
Abruzzo ecosistema urbano XXed-2