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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Guardiagrele

Conti in rosso al Comune di Guardiagrele: dichiarato il dissesto finanziario

In una difficile e accesa seduta, ieri, il consiglio comunale ha approvato il rendiconto di gestione 2020 con un disavanzo di 3.390.015,81 di euro

Il Comune di Guardiagrele dichiara il dissesto finanziario. In una difficile e accesa seduta, ieri, il consiglio comunale ha approvato il rendiconto di gestione 2020 con un disavanzo di 3.390.015,81 di euro.

Il disavanzo, derivante dall’esercizio 2020 e dalle partite contabili ancora aperte, riguarda gli anni pregressi 2015-2020.

"Le azioni intraprese dalla attuale amministrazione - commentano il sindaco Donatello Di Prinzio e l'assessore al Bilancio Pierluigi Dell'Arciprete - attuano le disposizioni di legge e i principi contabili e tengono in debita considerazione gli importanti rilievi che la Corte dei Conti ha sollevato alla precedente gestione e che la Ggunta Dal Pozzo ha sempre disatteso".

Spiega l'assessore Dell'Arciprete: "Sono state sovrastimate le entrate per addizionale comunale per circa € 250.000 in più ogni anno per un totale di circa 1.564.000 euro. Inoltre, la presenza in bilancio di crediti inesistenti perché senza titolo, senza motivazione, perché già riscossi, perché non dovuti, perché non più riscuotibili secondo i principi contabili. Pertanto, crediti cancellati per circa 1.100.000 euro. In più, da non sottovalutare le somme del mutuo per il palazzetto dello sport usate per la gestione quotidiana; il servizio di pubblica illuminazione affidato a ditta esterna era sprovvisto di copertura finanziaria per 105.000 euro per il 2020 ed 305.000 euro per le annualità seguenti. Infine, un’altra criticità che ha contribuito a un simile risultato negativo la spesa per i servizi sociali. Si tratta di una gestione contabile con zone d’ombra. Fondi per 269.966 euro destinati ai Comuni dell’Ente d’Ambito e amministrati in maniera errata che hanno influito sul risultato del 2018".

"La scelta di ricorrere al dissesto - spiega il sindaco - è stata molto sofferta e presa, certamente, non a cuor leggero. Dopo una analisi puntuale della situazione, è risultata essere l’unica soluzione sostenibile per le capacità finanziarie dell’ente, come anche indicato dai pareri del eesponsabile finanziario, revisore dei Conti e società esterna".

Nel dettaglio, con il dissesto finanziario le pendenze del pregresso passano all’organismo straordinario di liquidazione, mentre l’amministrazione in carica non subisce alcun blocco delle attività ma prosegue normalmente la sua quotidiana gestione, erogando i tradizionali servizi fondamentali, nel rispetto di alcuni vincoli di legge.

"Non ci saranno ricadute importanti sui cittadini - prosegue Di Prinzio - perché l’ente non ha, già di suo, la capacità per assumere nuovi mutui dopo quello del palazzetto e ha già le aliquote di Imu sugli immobili e addizionale comunale al massimo. Il dissesto oggi certifica, in modo inconfutabile - accusa il primo cittadino - le evidenti responsabilità di chi ha amministrato fino ad oggi.  Esso potrebbe sembrare una 'battuta d’arresto', ma l’impegno di noi amministratori e degli uffici mira a far sì che, in realtà, possa essere uno strumento per ripartire responsabilmente con un bilancio sano, reale e con entrate veritiere. Altro impegno è adottare responsabilmente scelte ponderate e sempre sostenibili per le finanze dell’ente e per il bene della nostra città".

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