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Stoffe in disuso, bottoni e cartoncini: i detenuti addobbano le vetrine della città

Confcommercio Chieti presenta il laboratorio didattico: "Natale 2016: Vetrina dal carcere"

Numerose creazioni addobberanno a festa le vetrine della città. A comporle non sono però gli artigiani di mestiere ma i detenuti della casa circondariale di Chieti che hanno partecipato al progetto “Natale 2016: Vetrina dal carcere”, lanciato da Confcommercio Chieti in collaborazione con il carcere di Madonna del Freddo, diretto da Giuseppina Ruggero.

Stoffe in disuso, bottoni e cartoncini utilizzati per realizzare colorati addobbi natalizi “fai da te” verranno esposti, nelle prossime settimane, nelle vetrine di circa venti attività commerciali del centro. Un gruppo di detenuti ha preso parte ad un laboratorio formativo, che terminerà a fine mese, tenuto dalla professoressa Assunta Pelatti coadiuvata dalla sociologa Micaela Buffignani, consigliera di Confcommercio. I lavori del laboratorio formativo stati coordinati da Stefania Basilisco, capo area educativa della casa circondariale e da Alessandra Costantini, commissario capo, comandante della polizia penitenziaria.

“Sono rimasta piacevolmente sorpresa dall’entusiasmo mostrato dai detenuti che hanno accolto la nostra iniziativa non lesinando impegno e mettendo tanta cura negli addobbi forgiati con materiali poveri donati dai nostri associati. Con poco, considerando le rigide regole di un carcere in cui, per ovvi motivi, non è stato possibile introdurre forbici, taglierini e colla a caldo, sono state realizzate - spiega Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti- palline di Natale, alberelli e, addirittura, presepi. In un periodo in cui le amministrazioni hanno difficoltà economiche che non consentono di illuminare e addobbare la città, Confcommercio ha ritenuto, con questo progetto, di dare un contributo per abbellire le vetrine dei negozi e renderle, così, più attrattive”.

Ma la valenza del progetto è, soprattutto, di carattere sociale. “Questi ragazzi hanno tanta voglia di riscattarsi nella loro vita e di avere un contatto con il mondo esterno. Una caparbietà che, in un certo senso, appartiene - aggiunge Tiberio - anche alla nostra categoria che sta attraversando un periodo difficile, caratterizzato dalla cronica crisi dei consumi, e vuole, quindi, risalire presto la china”. 

“Natale 2016: Vetrina dal carcere” si prefigge di puntare una lente d’ingrandimento sul mondo delle carceri e la direzione della casa circondariale di Chieti, da parte sua, ha accolto con entusiasmo il progetto perché esso rappresenta la creazione di un “legame” tra il carcere e la città, costruito attraverso gli addobbi che saranno esposti nei negozi cittadini durante un periodo particolarmente significativo  come quello del Natale. “Rinsaldare un patto di cittadinanza attiva tra i detenuti e il contesto cittadino – secondo la direzione della casa circondariale - rappresenta un obiettivo concreto a cui tendere, non solo per dare significato alla pena ma per guardare oltre la pena, con un esempio concreto di inclusione sociale e di progettazione di nuove opportunità”.

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