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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Consumi al bancone e al chiuso, matrimoni e fiere: la Cna chiede modifiche al decreto “Riaperture”

I punti proposti all’attenzione dei parlamentari abruzzesi dalla Cna che chiede emendamenti al testo dedicato alle “misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche”

La Cna scrive a parlamentari di Camera e Senato per cheidere di garantire al settore della ristorazione e degli eventi risposte rapide, pur nel rispetto rigoroso di protocolli e misure messi a punto per il contenimento del Covid-19.

Consumi consentiti nei bar e ristoranti anche al bancone o ai tavoli degli esercizi in “zona gialla”; riapertura delle attività di banchetti collegate agli eventi della vita come matrimoni, compleanni, lauree; ripresa delle sagre locali sono i tre i punti proposti all’attenzione dei parlamentari abruzzesi, sotto forma di emendamenti al decreto legge 52 del 22 aprile scorso, dalla Cna Abruzzo, che in una lettera indirizzata a deputati e senatori chiede di farli propri in sede di conversione in legge del testo dedicato appunto alle “misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche”.

Nel dettaglio, il primo emendamento propone che "dal 1° giugno prossimo, nella zona gialla, le attività dei servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio, siano consentite anche al chiuso, con consumo al banco, sul posto e al tavolo, dalle 5 del mattino fino alle 22. Il secondo emendamento propone, sempre dal 1° giugno, lo svolgimento di feste susseguenti a cerimonie civili o religiose, considerando il graduale calo dei contagi e l’incedere della campagna di vaccinazione: si propone di anticipare la data di ripresa di banchetti, ricevimenti e buffet, conseguenti a matrimoni e feste private in genere. Il terzo emendamento, infine, si allinea a quanto già previsto per i congressi e convegni, proponendo che dal 1° luglio, sempre in zona gialla, siano consentite sagre, fiere locali e altri eventi simili, ferma restando la possibilità di svolgere, anche in data precedente, attività preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico.

"Il Paese – scrive il presidente regionale della Cna Saraceni - si sta pazientemente avviando sulla strada della ripartenza, e per questo urge muoversi in anticipo, rifuggire l’improvvisazione e programmare con norme efficaci la ripresa di di ogni forma di manifestazione collettiva in presenza".

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