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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Ddl Appalti, la Cgil: "Ripristinare clausola sociale o rischio ricadute pesantissime per decine di migliaia di lavoratori"

Il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e quello della Filcams Cgil Abruzzo Molise, Lucio Cipollini, lanciano l'allarme a proposito del Ddl appalti, discusso e approvato di recente in Senato

"Decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori sono esposti al rischio continuo di licenziamento a causa del venir meno della clausola sociale, ovvero dell’obbligo per le ditte che subentrano nella gestione degli appalti di riassumere tutto il personale precedentemente impegnato": a lanciare l'allarme a proposito del Ddl Appalti, discusso e approvato di recente in Senato, sono il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e quello della Filcams Cgil Abruzzo Molise, Lucio Cipollini.

Come hanno ricordato i due segretari stamani in conferenza stampa: "“Il Ddl è il disegno di legge che delega al governo la stesura del nuovo testo unico in materia di Appalti Pubblici. Il testo, sebbene veda alcune importanti conferme di norme a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, introduce la facoltà, e non l’obbligo (previsto, invece, dall’attuale normativa), di inserire clausole sociali nei bandi di gara. Una configurazione del dettato normativo che, se confermata avrà ricadute pesantissime negli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera, lavoratori ‘deboli’, occupati in comparti spesso essenziali: ospedali, strutture socio-sanitarie, scuole, ministeri, uffici pubblici. Non è ammissibile che il decisore politico, con la ‘giustificazione’ della semplificazione, depotenzi regole e liberalizzi a danno delle lavoratrici e dei lavoratori”.

In Abruzzo e Molise sono decine di migliaia le lavoratrici ed i lavoratori che operano negli appalti di enti pubblici: Regione, Comuni, Sanità, Giustizia.

"Lavoratrici e lavoratori - evidenziano Ranieri e Cipollini – che vivono in uno stato di costante precarietà servizi essenziali come pulizia e sanificazione, mense, servizi di vigilanza e portierato. Il venir meno della clausola sociale, ovvero dell’obbligo per le ditte che subentrano nella gestione degli appalti di riassumere tutto il personale precedentemente impegnato, esporrebbe lavoratrici e lavoratori al rischio continuo di licenziamento".

Il Ddl, già stato approvato dal Senato, nelle prossime settimane approderà alla Camera dei Deputati. Cgil e Filcams Abruzzo Molise intendono promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione, coinvolgendo tutti i parlamentari locali "affinché intervengano nella discussione del testo per proporre la reintroduzione dell’obbligo di inserimento di clausole sociali nei bandi di gara, con piena conferma di quanto previsto dall’attuale art. 50 del Codice dei contratti pubblici, al fine di non ridurre le tutele che già vi sono nell’attuale codice e normativa derivata, e - concludono Ranieri e Cipollini - impedire che ogni cambio di appalto si trasformi in perdita di posti di lavoro e di reddito per le lavoratrici e lavoratori occupati negli appalti di servizi, essenziali e di pubblica utilità per il settore sanitario e socio assistenziale, per le scuole e più in generale per la collettività".

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