In provincia di Chieti sfiorati i 3 milioni di ore di cassa integrazione, persi oltre 2000 lavoratori

Le ore di cassa integrazione autorizzate in provincia di Chieti, nel solo settore dell’industria, rispetto al primo trimestre 2012 sono salite da 1.700.000 a 2.900.000; sono 2.060.000 invece le ore di cassa integrazione guadagni straordinaria rispetto alle 522.000 dello stesso periodo precedente.

I dati resi noti dalla Fiom Cgil sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali nella Provincia di Chieti, aggiornati al 31 marzo 2013, la dicono lunga sulla drammaticità del contesto.

"Le persone che invece hanno perso il lavoro – spiega il segretario provinciale Davide Labbrozzi -  e si trovano in mobilità salgono da 1.824 a 2.165; in sostanza, nella Provincia di Chieti, in questi ultimi anni, oltre 2000 lavoratori possono considerarsi ex. A dicembre avevamo annunciato l’arrivo ai dieci milioni di cassa in tutti i settori, oggi siamo giunti ai tredici milioni di ore complessive: un dramma che sta per devastare l’intera società”.

E si prevede un ulteriore peggioramento con la chiusura di decine di aziende che, come riferisce il centro studi del sindacato, prossimamente getteranno la spugna.

L’ invito è ad aprire un tavolo di emergenza provinciale.“Con l’avvicinarsi dell’entrata in vigore dell’aspi, nuovo sistema di ammortizzatori che prevede la riduzione delle coperture citate ed attualmente a nostra disposizione, cosa accadrà? – si chiede Labbrozzi  - La riforma Fornero prevedeva miglioramenti che non ci sono stati e che non ci saranno, cosa accadrà negli anni prossimi nella nostra Provincia? E’ stato valutato l’impatto sociale che dovremo sopportare da qui in avanti?

La politica – conclude - vive una condizione di continua campagna elettorale e le attenzioni sono spesso rivolte a quei progetti visibili nell’immediato. Per la nostra Provincia quest’atteggiamento corrisponderà ad una vera e propria ecatombe”.