Crescono le esportazioni in Abruzzo, la provincia di Chieti traina l'economia regionale
Il Chietino ha rafforzato il suo peso, portandosi al 71,3 per cento del totale regionale grazie a un aumento dell’11,1 per cento
L’aumento consistente delle esportazioni abruzzesi, nel 2016, ha coinvolto tutti i principali mercati di sbocco, con l’Unione Europea confermatasi come destinazione di tre prodotti su quattro. Per tutte le altre aree geografiche si sono registrati incrementi dei flussi, tranne per i paesi dell’Africa settentrionale (-17,4%). La forte concentrazione delle esportazioni abruzzesi verso il mercato comunitario si riflette anche a livello di singolo paese partner: 9 dei primi 10 acquirenti dei prodotti abruzzesi sono paesi membri, con gli Stati Uniti a rappresentare il più importante mercato extracomunitario.
L’andamento più che positivo delle esportazioni abruzzesi è spiegato dall’impennata delle esportazioni dei suoi principali settori. Mezzi di trasporto e macchinari e apparecchiature, complessivamente rappresentanti circa il 60% delle esportazioni regionali, hanno goduto di incrementi dei flussi ben superiori alla media regionale (+12 e +14,8%). Altri settori chiave dell’economia abruzzese hanno registrato aumenti superiori alla media nazionale (+1,2%), sebbene inferiori a quella regionale, come i prodotti alimentari (+3,6%) e i prodotti in metallo (+18,4%).
Anche le esportazioni regionali di servizi hanno mostrato una dinamica (+7,1%) nettamente superiore alla media nazionale (+4,4%), sebbene il contributo della regione resti irrilevante (337 milioni di euro, pari allo 0,5% del totale nazionale).
Gli operatori all’esportazione abruzzesi sono stati pari a 3.409 unità nel 2016 (1,6% del totale nazionale), con un valore medio esportato per operatore, pari a 2,4 milioni di euro, è stato superiore alla media nazionale di 1,9 milioni di euro.