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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Credito alle piccole imprese: Chieti non cresce ed è la penultima in Abruzzo

Il Chietino si ferma a 17.816 euro, dato inferiore alla media nazionale, e non ha fatto registrare alcun incremento

Tra le province, spicca Teramo (19.767 euro), seguita da Pescara (19.662), Chieti (17.816) L’Aquila con solo 12.934. Valori, questi, tutti inferiori ai 23.127 euro medi italiani”. E dello stesso tenore negativo, il tasso di interesse praticato: 7,63% a fronte del 4,87% nazionale con uno spread di 2,76 punti percentuali, a rappresentare una ulteriore zavorra per il mondo della micro e piccola impresa, che è poi quello penalizzato dai tassi elevati. Ambivalente, infine, il dato relativo ai depositi, per la prima volta in calo dopo mesi (-252 milioni): sintomo che però potrebbe essere letto come la timida ripresa di una propensione ai consumi.

“Va salutato comunque come un fatto positivo l’aumento del credito a imprese e famiglie da parte delle banche, dopo parecchi mesi andati in senso opposto, contribuendo così a quella piccola ripresa che è in atto”, commenta il direttore regionale della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo, secondo cui però “si potrà parlare di una ripresa vera e propria solo quando saranno investiti anche i settore che oggi ne sono esclusi, come appunto la micro-impresa. Di questo a fine luglio tutto il mondo produttivo abruzzese ha parlato con il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, con l’obiettivo di sbloccare tutti i cospicui fondi, circa 40 milioni di euro, attualmente disponibili proprio per favorire l’accesso al credito di aziende di minori dimensioni. Si tratta di una partita decisiva per far ripartite davvero la nostra economia, a condizione di avvenga in tempi ravvicinati”.

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