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Economia Vasto

Cotir, protesta in Regione: "Serve un intervento straordinario"

Sciopero di fronte ai cancelli del Consiglio regionale a L'Aquila: i dipendenti sono senza stipendio ormai da quasi 17 mesi. Incontro con i consiglieri M5S. L'ex assessore Febbo si discolpa: "Non sono mie le responsabilità di questa situazione"

Protesta ieri  all'Aquila da parte di un gruppo di dipendenti del Cotir (Centro di ricerche e tecniche irrigue) di Vasto, senza stipendio da quasi 17 mesi.

I dipendenti dell’istituto regionale di ricerca hanno partecipato a uno sciopero, sostenuto dalle tre sigle sindacali Cigl, Cisl e Uil, in occasione della seduta del Consiglio regionale, più volte aggiornata, vista la riunione fiume della Commissione Bilancio incaricata, tra l'altro, di approvare una variazione di bilancio.

Sara Marcozzi e Pietro Smargiassi, consiglieri regionali M5S, hanno incontrato i dipendenti  radunati di fronte ai cancelli del Consiglio regionale. Marilena Di Tullio, portavoce dei dipendenti Cotir ha evidenziato il bisogno di “mantenere alta l’attenzione” su una problematica per cui si è reso necessario un “intervento straordinario” da parte della Regione. “Continuiamo a lavorare, stiamo finanziando noi la ricerca”, ha spiegato.

Smargiassi ha sottolineato che, scaduto il termine ultimo per sbloccare i fondi PSR, non resta che un impegno concreto del presidente Luciano D’Alfonso per istituire un fondo per una liquidità immediata. “Non è stata mantenuta la parola data più volte in campagna elettorale dall’attuale consigliere regionale Mauro Febbo (FI)” ha ricordato Smargiassi, ”considerato che i 600.000 euro, promessi a marzo e maggio scorsi per dare una boccata d’ossigeno al COTIR, non si sono visti”.  Quanto alla seduta del Consiglio, Smargiassi ha aggiunto: “Era stata convocata per le 11. Alle ore 12.30 il presidente ha aperto la seduta, solo per aggiornarla alle 15.30. Alle 16 nuovo rinvio alle 17.30 e poi alle 19 e infine alle 20. Sembra che per loro sia un gioco di ruolo e nel frattempo l'Abruzzo naufraga. Con D'Alfonso l'Abruzzo che cambia? Ne siamo certi, ma in peggio".

L’ex assessore regionale Mauro Febbo, intanto, rispedisce al mittente le critiche che gli addebitano le responsabilità per la difficile situazione in cui versa il Cotir. “Ancora una volta – dice -  viene criticato in modo assolutamente strumentale l’operato del precedente Governo regionale ma oggi non si è ancora capito concretamente cosa voglia fare l’attuale Giunta dei centri di ricerca abruzzesi. Piuttosto mi spieghino i rappresentanti del sindacato: come mai oggi  (ieri per chi legge) che non sono stati ricevuti negli uffici regionali nessuno ha polemizzato o organizzato forme di proteste dure come quelle viste durante i nostri anni di amministrazione? Devo forse leggerci una qualche motivazione ‘politica’?”.

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