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Treglio riporta in auge il graffito: maestri e allievi al lavoro in paese

L'antica tecnica di decorazione a fresco protagonista di un corso nazionale

Treglio riscopre e rilancia il graffito, quel particolare tipo di decorazione ad affresco che veniva utilizzata in epoca rinascimentale in Italia per abbellire le facciate dei palazzi con arabeschi e disegni a grottesche. Lo fa attraverso un corso nazionale organizzato dall'associazione culturale Treglio Affresco presieduta da Antonella D'Addario, con il patrocinio del Comune. Una novità assoluta che precede la Settimana internazionale dell'Affresco che si svolgerà dal 22 al 28 agosto prossimi.

“Il graffito è un'antica tecnica – spiegano i maestri bellunesi Laura Ballis e Giovanni Sogne, che in questi giorni, e fino a domani, sono al lavoro a Treglio dove si sta svolgendo un corso, il primo, di graffito –. Essa – continuano - fa parte del patrimonio della storia dell'arte italiana e che è stata abbandonata a fine Ottocento. Ora c'è una ripresa dell’interesse verso questa tecnica che, introdotta in varie forme artistiche, può essere un interessante mezzo espressivo. E, soprattutto, non può mancare in una scuola, come quella di Treglio, che propone e si prefigge di insegnare l'affresco”. 

Questi gli allievi: Carmen Contartese, Paola Di Nunzio, Maria Fars, Gabriella Bianco, Giovanna Barisci, tutti del posto e poi Maria De Vecchi di Novara, Fedora Blasco e Patrizia Gioia, che arrivano da Roma e Dina Dvdovenco di Castel Frentano. Sono tutti impegnati nella realizzazione di graffiti, sia in laboratorio sia sui muri del paese.

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