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Poesie e pittura: Libera Chieti ricorda Attilio Romanò, ucciso dalla camorra

Mercoledì al museo Barbella l'iniziativa in memoria del giovane campano, organizzata dal presidio Libera di Chieti a lui intitolato

Si è svolta mercoledì, nella splendida cornice del Museo Barbella, l'iniziativa in memoria di Attilio Romanò organizzata dal presidio Libera di Chieti a lui intestato.

"Attilio - ricordano dal presidio - è una delle oltre 305 vittime della criminalità organizzata in Campania, un ragazzo come tanti ucciso a soli 29 anni, il 24 gennaio 2005,  davanti al negozio di telefonia che aveva aperto con tanto entusiasmo a Capodimonte. Fu uno scambio di persona, fu ucciso non per caso".

Il momento aperto alla città, con numerose presenze, ha voluto tratteggiare la personalità del giovane attraverso un reading nel quale le poesie di Attilio sono state messe in dialogo con il racconto della sua vita tratto dal libro 'L'albero della buona idea' a lui dedicato. A dare voce ad Attilio sono stati tanti volontari di Libera Chieti, non solo per non dimenticare, piuttosto per riflettere sul contributo che ciascuno può dare, con la propria testimonianza di impegno, alla lotta contro le mafie e contro l'indifferenza, per non arrendersi alla barbarie criminale.

Nel corso dell'iniziativa, a cui hanno partecipato tanti giovani e il questore di Chieti, anche una pittura estemporanea dedicata ad Attilio, realizzata dai bambini che hanno voluto lasciare un 'segno' per fare memoria. 
 

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