La commissione pari opportunità si presenta con un incontro sul linguaggio di genere
L'appuntamento giovedì sera nel cortile del Convitto Nazionale G.B. Vico
La Commissione Pari Opportunità del Comune di Chieti si presenta al pubblico. L’appuntamento è per domani, giovedì 13 luglio, alle ore 21.30, presso il cortile del Convitto Nazionale “G. B. Vico”, nell’ambito delle iniziative della Settimana Mozartiana per un incontro pubblico sul “Linguaggio di Genere”, moderato dalla giornalista Francesca Rapposelli.
Interverranno il sindaco Umberto Di Primio e la presidente della Commissione, Maria Laura Di Loreto.
LE COMPONENTI
Rinnovata di recente, la Commissione Pari Opportunità è composta da Valentina Bevilacqua; Maria Chiara Boccassini; Silvia D’Alberto; Concetta de Sanctis; Francesca De Vincentiis; Monia Di Fulvio; Marialaura Di Loreto; Barbara Di Roberto; Maria Luce Latini; Rita Montini, Raffaelle Nardi; Mimma Paldinola; Paola Santilli.
Sono, inoltre, componenti di diritto della stessa: l’assessore alle Pari Opportunità, Emilia De Matteo, le consigliere comunali Maura Micomonaco; Stefania Donatelli; Nicoletta Di Biase; Elisabetta Fusilli; Manuela D’Arcangelo; Chiara Zappalorto; Teresa Giammarino; Clara Ricciardi e la consigliera di Parità nominata dal Ministero del Lavoro presso la Provincia di Chieti, Annarita Guarracino.
ISTITUITA NEL 2013
“La Commissione per le Pari Opportunità è un strumento voluto dall’amministrazione comunale del sindaco Di Primio fin dal 2013 – afferma l’assessore De Matteo - per dare impulso alle politiche di genere, proponendosi di contribuire all’effettiva attuazione dei principi di uguaglianza e di parità tra i cittadini, attraverso proposte, progetti e azioni positive. Il nostro auspicio è che l’esperienza di donne rappresentanti della società civile possa aiutare il confronto e il dialogo costante su tali tematiche in maniera competente e condivisa. L’attività della Commissione è, infatti, orientata a mettere in atto tutte quelle iniziative che possano contribuire alla rimozione di comportamenti discriminatori e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in particolare delle giovani generazioni, sulla parità di genere; a proporre interventi che possano rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale, culturale ed istituzionale che costituiscono discriminazione diretta o indiretta nei confronti delle donne ma anche di tutti i cittadini”.
