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Economia Lanciano

Bando europeo da 8 milioni per accogliere 90 migranti

Scade il 22 gennaio il bando per lo Sprar approvato dal Comune di Lanciano per il prossimo triennio. Prevede alloggi "diffusi" e la chiusura del centro di accoglienza straordinaria di Villa Elce

Un bando di gara europea da 8 milioni di euro per l’accoglienza di 90 richiedenti asilo o rifugiati nel territorio comunale di Lanciano. Lo ha pubblicato la Centrale Unica di Committenza di Lanciano-Ortona-Treglio e il termine ultimo è fissato alle ore 13 di lunedì 22 gennaio. 

L’appalto ha per oggetto “l’affidamento della progettazione e gestione del servizio di accoglienza per i richiedenti e i beneficiari di protezione internazionale e per i titolari del permesso umanitario nell’ambito di un progetto territoriale aderente al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar)” per un importo a base d'asta di 8.303.515 euro, per il triennio 2018-2019-2020.  

Secondo i criteri del ministero dell'Interno, che calcola il numero dell'ospitalità in base alla popolazione cittadina (2,5 per mille abitanti), il Comune di Lanciano potrà ospitare fino a 90 rifugiati o titolari di protezione internazionale e umanitaria in strutture di seconda accoglienza, destinati ad essere accolti in città dai 18 ai 24 mesi, nel rispetto e in attuazione dell'articolo 10 della Costituzione, terzo comma: “lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. 

In seguito all'attivazione dello Sprar, approvato dal Consiglio Comunale lo scorso maggio con nessun voto contrario, verrà chiuso il centro di accoglienza straordinaria di Villa Elce e sarà garantito il controllo e la gestione diretta dell'accoglienza dei migranti da parte del Comune, evitando al territorio di subire scelte sovra-comunali non concertate con lo stesso. 

La localizzazione degli alloggi Sprar sarà a carico dell'aggiudicatario, nel rispetto delle direttive dell'amministrazione che intende realizzare un sistema di alloggio “diffuso” e non centralizzato, garantendo un punteggio maggiore ai progetti che presenteranno un'ospitalità non superiore a 10 persone per unità immobiliare. Tutte le informazioni sono contenuti nel Capitolato speciale d'appalto

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