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Economia

Dissesto CariChieti, per il Tar del Lazio il ricorso è "inammissibile per difetto di giurisdizione"

La palla ora passa al giudice civile, il ricorso era stato proposto nel 2016 da Creditfidi e da molti risparmiatori

Il ricorso proposto da Creditfidi e da molti risparmiatori dopo il dissesto della Cassa di risparmio della provincia di Chieti è stato dichiarato dal Tar del Lazio inammissibile "per difetto di giurisdizione". A valutare la risarcibilità del danno patito dai risparmiatori a causa della dichiarazione di dissesto della CariChieti del 2015 e il conseguente mancato rimborso delle obbligazioni subordinate sottoscritte tra 2012 e 2014, dovrà essere il giudice civile.

È quanto si appende dall’Ansa. I ricorrenti agivano per chiedere la condanna di banca d'Italia e Consob al risarcimento dei danni subiti dai risparmiatori/investitori, che avevano visto azzerarsi il valore dei propri bond subordinati CariChieti.

Secondo i ricorrenti "laddove fosse stato impedito il fallimento della banca o l'emissione a un ente ritenuto 'a rischio' di bond subordinati – si evince dalla ricostruzione dei giudici in sentenza - o ne fosse stata impedita la circolazione a clienti retail o, ancora, laddove fosse intervenuta una comunicazione specifica circa la rischiosità assunta dallo strumento tanto per le irregolarità e le perdite patrimoniali assunte dalla CariChieti quanto per l'introduzione del principio del burden sharing e poi del bail-in, gli odierni ricorrenti stessi non avrebbero subito alcuna perdita, non avrebbero potuto acquistare le obbligazioni subordinate per cui è causa, ovvero avrebbero differenziato immediatamente l'investimento divenuto totalmente contrario al proprio profilo di rischio nonché allo scopo per il quale era stato eseguito".
 

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