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Economia Rapino

Il bioparco Prometeo per la produzione di biometano di Rapino tra i progetti finanziabili dal Mite

Ammesso nella graduatoria dal Ministero della transizione ecologica per ottenere i fondi Pnrr. Il sindaco: "Si tratta di un progetto che può cambiare radicalmente le sorti di un territorio"

Il bioparco Prometeo proposto da Rapino per la produzione di biometano è stato ammesso nella graduatoria del Ministero della Transizione Ecologica, pubblicata il 30 settembre scorso, tra i progetti ammissibili ai fondi Pnrr per l’ammodernamento o realizzazione di nuovi impianti per il trattamento del Forsu, la frazione organica dei rifiuti.

Ne dà notizia il sindaco Rocco Micucci: “Un punteggio che lascia sperare in un possibile finanziamento all’impianto per la produzione di biometano, proposto dal piccolo Comune ai piedi della Maiella. È oggetto di dibattito quotidiano – spiega - la forte dipendenza da parte dell’Italia nei confronti del gas come fonte energetica, e della sua ormai difficile reperibilità date le contingenze geopolitiche che stanno destabilizzando il globo. Il Comune di Rapino, in tempi non sospetti, aveva iniziato a individuare una soluzione in grado di salvaguardare la propria cittadinanza dal costante rincaro delle bollette energetiche, e soprattutto di rendere effettiva quella transizione ecologica di cui tanto si continua a parlare. L’amministrazione comunale ha, dunque, deciso di improntare la sua azione alla valorizzazione di una fonte energetica pulita, naturale e rinnovabile: il biometano”.

Da questa volontà è nata dunque l’idea del bioparco Prometeo: un progetto da 37 milioni di euro che comprende la realizzazione di un centro di ricerche con annesso un impianto per la trasformazione degli scarti organici in biometano e compost di qualità. “Una struttura ad alta tecnologia che garantirebbe non solo alla nostra comunità, ma anche a tutte le altre vicine al nostro Ente, enormi vantaggi economici, ecologici e un futuro migliore per il nostro territorio” sottolinea Micucci.

Sono 16 i Comuni che hanno aderito al progetto di Rapino: Ari, Bucchianico, Canosa Sannita, Casacanditella, Casalincontrada, Fara Filiorum Petri, Francavilla al Mare, Miglianico, Pretoro, Ripa Teatina, Roccamontepiano, San Giovanni Teatino, San Martino Sulla Marrucina, Vacri e Villamagna. 

“Per tutti i cittadini di questi centri si prospetterebbe una riduzione importante della tariffa della raccolta differenziata, fornitura gratuita di compost per i nostri agricoltori, creazione di numerosi posti di lavoro e importanti sviluppi per l’indotto dell’intera comunità - aggiunge il sindaco di Rapino – e anche le maggiori associazioni ambientaliste hanno espresso la loro approvazione per impianti di questo tipo”.
 

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