rotate-mobile
Economia

Le associazioni di categoria: “Autonomi da politica, ma non si bruci il piano commercio”

Le associazioni che rappresentano commercianti e artigiani chiedono "di non bruciare il Piano Commercio che con pazienza, partecipazione e spirito costruttivo abbiamo contribuito a scrivere in due lunghi anni di lavoro"

"Nel rispetto della nostra autonomia dalla politica, chiediamo a tutte le forze in campo, maggioranza e opposizioni, di non bruciare il Piano Commercio che con pazienza, partecipazione e spirito costruttivo abbiamo contribuito a scrivere in due lunghi anni di lavoro". L'appello arriva dalle associazioni di categoria Aniac, Ascom Abruzzo, Chieti Centro, Cna, Confartigianato Chieti-L’Aquila, Confesercenti Chieti e Upa Claai.

Da due anni le stesse sono al lavoro con l'amministrazione comunale nella speranza di definire il più rapidamente possibile lo strumento di pianificazione.

"Non entreremo mai nel dibattito politico che sta scuotendo il Palazzo comunale – spiegano – perché ogni singolo attore ha il diritto ed il dovere di esercitare il proprio ruolo secondo la propria coscienza. Noi rappresentiamo tuttavia migliaia di imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato, e abbiamo il compito di fermare il declino della nostra città e della sua economia. Lo abbiamo fatto accorciandoci le maniche e scrivendo, assieme all’amministrazione ed ai tecnici nominati dal Comune, un Piano Commercio che riteniamo valido strumento da cui ripartire.

Oggi - concludono - disperdere quel patrimonio di partecipazione e pianificazione sarebbe un errore strategico dalle gravi ripercussioni: Chieti e la sua economia non hanno molto tempo davanti e noi, invece, vogliamo ripartire subito".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le associazioni di categoria: “Autonomi da politica, ma non si bruci il piano commercio”

ChietiToday è in caricamento