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Arpa, la Cerella di Vasto annuncia 7 licenziamenti

L'azienda procederà al licenziamento di 7 operatori di esercizio dal primo gennaio 2013. La decisione, si legge in una nota, è stata presa a seguito della dismissione di 5 autolinee in esercizio

La Cerella di Vasto, azienda di trasporto pubblico locale controllata da Arpa Spa di Chieti, procederà al licenziamento di 7 operatori di esercizio dal primo gennaio 2013, a seguito della dismissione di 5 autolinee in esercizio senza contribuzione pubblica, la Termoli-Roma, Campobasso-Napoli, Isernia-Campobasso, Agnone-Roma, Agnone-Napoli.

Lo rende noto, con un comunicato, l'Arpa Spa. Il presidente della Cerella, Massimo Cirulli, ha inviato oggi una comunicazione alle segreterie provinciali e regionali dei trasporti di Cgil-Cisl, Uil, Faisa-Cisal, Ugl, ai presidenti e assessori ai Trasporti delle Regioni Campania e Molise, alla Direzione Generale del Ministero dei trasporti, alle direzioni regionali del lavoro di Napoli e di Campobasso, ai coordinatori dei trasporti delle Regioni Molise e Campania,al presidente e all'assessore ai Trasporti della Regione Abruzzo.

Nella lettera, inviata dopo una riunione sindacale svoltasi a Chieti, Cirulli spiega le motivazioni della scelta, divenuta inevitabile, "dopo le non poche vicissitudini che la Cerella ha dovuto affrontare per tentare di far fronte alla gestione fortemente deficitaria delle linee dismesse".

Con un dettagliato excursus, prosegue la nota Arpa, "Cirulli illustra le fasi che hanno portato alla decisione di licenziare i 7 addetti. Non è stato possibile ripianare la perdita strutturale di 500 mila euro annui relativi alla gestione delle linee ministeriali né con i piani di razionalizzazione messi in atto dall'associazione temporanea di imprese costituita con vettori locali, a cui la Cerella aveva affidato i servizi in questione, né con la successiva gestione diretta da parte di un'azienda molisana, Atm Spa, durata circa dieci mesi".

Il presidente della Cerella, prosegue la nota, aggiunge che le pesanti perdite delle autolinee dismesse hanno deteriorato il patrimonio dell'azienda vastese con ricadute negative per la sua controllata, Arpa spa, costretta a svalutare la propria partecipazione societaria. "Pertanto, l'unico percorso possibile, ha concluso Cirulli, resta il licenziamento, considerato che il settore del trasporto pubblico locale non beneficia del collocamento in mobilità dei lavoratori in esubero, con conseguente trattamento salariale di integrazione straordinaria a beneficio degli interessati. A ciò si aggiunga l'impossibilità di una ricollocazione all'interno dell'azienda nella quale non vi sono carenze di organico né sono previsti pensionamenti di personale, essendo stati posti in quiescenza quattro lavoratori nel 2012". (Ansa)

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