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Economia

Approvato il bilancio della Provincia di Chieti: si intravede la fine del riequilibrio finanziario

Decisiva l'acquisizione dallo Stato di tribunale, prefettura e questura, che permisero di coprire il debito di 13 milioni di euro, con un saldo leggermente positivo

Approvato il bilancio consuntivo 2020 della Provincia di Chieti che, dopo anni di sofferenza, alla fine di quest'anno potrà uscire dalla procedura di riequilibrio. Il documento è stato votato positivamente dalla maggioranza, con l'astensione dei due consiglieri di minoranza presenti. 

A tracciare il bilancio della situazione finanziaria dell'ente è il presidente, Mario Pupillo, al suo secondo mandato: "All’inizio del mio mandato, nel 2014, ho trovato, insieme ai consiglieri appena insediati, una proposta di bilancio con parere negativo del dirigente di ragioneria e deo revisori dei conti. Praticamente una situazione che portava al dissesto. I consiglieri di allora hanno votato con coraggio quel bilancio nella speranza di coprire il debito di 13 milioni con la vendita di immobili che grazie all’Invimit si verificò con un saldo leggermente positivo".

In particolare, furono acquisiti dallo Stato il tribunale, la prefettura e la questura, per un totale di 16 milioni di euro, che permisero di salvare la Provincia dal fallimento. 

"Dopo alcuni anni di grande sofferenza, grazie ad una saggia politica economica dell’ente e al parziale ravvedimento dei Governi, che si sono resi conti dei tagli insostenibili applicati dalla legge Delrio - aggiunge Pupillo - la Provincia presenta una situazione economica finanziaria in salute. Il delegato al bilancio consigliere Massimo Tiberini, sindaco di Casoli, ha illustrato le scelte politiche e il lungo percorso di risanamento, mentre Giancarlo Moca, dirigente di Ragioneria, è entrato nel merito con una relazione chiara ed esaustiva che ha messo in luce i vari aspetti dell’esercizio finanziario, le strategie di risanamento messe in campo in questi anni e nel 2020, anno in cui il Covid ha determinato forte impegno tecnico economico".

"Ora - è l'appello del presidente - il futuro delle Province deve essere ridisegnato ed è urgente ricostituire un’architettura amministrativa adeguata alle funzioni delegate ovvero scuole, strade, ambiente, pianificazione territoriale. In questi anni la Provincia ha subito tagli inauditi, ha dovuto ridurre del 50% il personale che oggi è assolutamente insufficiente a svolgere i compiti assegnati, specie alla vigilia del piano nazionale di ripresa e resilienza. Ringrazio tutta la struttura amministrativa e tecnica per l’impegno e il senso di appartenenza che hanno prodotto un risultato di squadra, che qualche anno fa sembrava irraggiungibile".

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