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Economia

Allarme dissesto al Comune di Chieti, i 5 stelle: "Situazione drammatica"

I revisori dei conti invitano l'ente a operare in regime di gestione provvisoria. E intanto oggi il rendiconto arriva in consiglio comunale

Allarme dissesto per il Comune di Chieti, dopo i rilievi del collegio dei revisori dei conti, che ha dato parere favorevole, ma con riserva. A far luce sul rendiconto che verrà discusso stamani in consiglio comunale, sono i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo, che ieri hanno incontrato la stampa per far luce su quel che sta accadendo. 

“Ciò che il precedente sistema di contabilità permetteva di occultare tra le pieghe del bilancio - dicono - ora emerge in tutta la sua evidenza e drammaticità nonostante le rassicurazioni e l'ottimismo di facciata dietro cui si continua a nascondere questa fallimentare amministrazione”. 

Nel giro di un anno, sono raddoppiati i residui attivi, ossia le somme che il Comune dovrebbe incassare, che passano da circa 16 milioni e mezzo di euro del 2015, agli attuali 31. Inoltre, sono quadruplicati i residui passivi, ossia le somme di cui il Comune è debitore: da 9 milioni e mezzo agli attuali 41. 

Una situazione che, per i pentastellati, è “l’anticamera del dissesto”. Un esito che comporterebbe l’aumento di tutte le tasse comunali, con l’applicazione delle aliquote massime, la cessione del patrimonio immobiliare e la riduzione del personale dipendente. 

Ciò che fa temere per la situazione finanziaria dell’ente è il fatto che i revisori raccomandino al Comune di operare in regime di gestione provvisoria, il che significa limitare le obbligazioni da assumere a quelle derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelle tassativamente regolate dalla legge e quelle necessarie a evitare danni patrimoniali all’ente. Il che comporta anche che tutta l’attività “programmata” dalla giunta, non possa essere portata a termine. 

Oggi, in consiglio comunale, i 5 stelle chiederanno il riordino di tutti gli uffici comunali, a cominciare dalla società partecipata Teateservizi, a cui viene imputata una scarsa capacità di riscossione, in gran parte responsabile della situazione deficitaria del Comune. 

Inoltre, Argenio e D’Arcangelo chiederanno conto all’assessore al Bilancio, che è anche assessore alle Società partecipate, di quanto fatto in questi due anni per migliorare il sistema di riscossione.

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