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Acqua, in arrivo 85 mln di euro per la sicurezza e per ridurre sprechi: problemi in via di risoluzione nel Chietino?

Lo annuncia il vicepresidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente: "Si andranno a risolvere moltissime delle problematiche". Gli investimenti nell'ambito del Pnrr

Una buona notizia giunge dal vicepresidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente: sono in arrivo 84.905.00 euro per la sicurezza del sistema idrico integrato in Abruzzo. La somma è stata assegnata al termine della istruttoria del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, delle autorità di Distretto e dell’Arera nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

“È un risultato eccezionale sia in termini di risorse assegnate che di strategicità dei progetti finanziati - spiega Imprudente - si andranno a risolvere moltissime delle problematiche da tempo sul tappeto che da decenni non vengono affrontate, a partire dalla sicurezza per finire con l’annoso fenomeno degli sprechi e della conseguente insufficienza della risorsa che viene definita l’oro del terzo millennio. Con la struttura regionale, Ersi e società di gestione si sta affrontando con una metodologia e visione d’insieme nuova, tutto il ciclo idrico integrato abruzzese ed primi risultati veri iniziano ad arrivare”.

La linea di investimento prevede interventi su invasi e sistemi di approvvigionamento a scopo idropotabile e/o irriguo volti ad ottimizzare e completare infrastrutture idriche per la derivazione, l’accumulo e l’adduzione della risorsa. L’obiettivo è quello di incrementare la resilienza ai cambiamenti climatici, migliorare la sicurezza del patrimonio infrastrutturale esistente e ridurre gli sprechi di risorsa. Gli interventi andranno anche ad affrontare diverse tematiche, interessando le maggiori dorsali acquedottistiche del territorio regionale, a servizio di moltissimi comuni.

Per la Regione Abruzzo sono previsti i seguenti interventi: potenziamento schema idrico Liri - Verrecchie; grandi captazioni e interventi urgenti di potenziamento, adeguamento e ristrutturazione dell'adduttrice principale dell'acquedotto "Giardino"; potenziamento delll'adduttrice Verde e della capacità di trasporto della risorsa idrica dell’acquedotto Verde. Venti milioni sranno destinati all'acquedotto Giardino, il cui progetto generale, data l'estensione della rete, è stato suddiviso in tre lotti funzionali, 40 milioni per il Verde.

Per quanto riguarda l’acquedotto Giardino, esso rappresenta il principale schema acquedottistico della Regione Abruzzo. con la maggior parte delle tubazioni, che si estendono per circa 160 km complessivi e a servizio di di Chieti e Pescara oltre che di molti altri comuni situati nel comprensorio che, tenuto conto dei massimi valori dovuti alla popolazione fluttuante, determinano un numero di abitanti equivalenti di circa 500.000 unità.

"Sono inoltre varie - si legge in una nota della Regione - le interconnessioni attraverso le quali il Giardino, in caso di necessità, può sopperire alle carenze di tutti gli altri schemi idrici del sub-ambito pescarese, riuscendo a servire un bacino di utenza ben maggiore di quello direttamente afferente le proprie tubazioni adduttrici: in particolare le interconnessioni con gli acquedotti La Morgia, Nora e Tavo riguardano comuni dell’interno mentre le interconnessioni con gli acquedotti Val di Foro e Vomano interessano principalmente comuni costieri, rispettivamente a sud ed a nord di Pescara.

Le tubazioni dell’acquedotto Giardino sono in gran parte di calcestruzzo e risalgono agli anni “60; per questo motivo la principale necessità, fatti salvi i conseguenti aumenti di portata e la ottimizzazione-modernizzazione del funzionamento dell’impianto, è quella di mettere in sicurezza l’acquedotto, predisponendo opere che possano consentire l’abbassamento di pressioni sul manufatto in cemento. Il progetto generale dell’acquedotto Giardino si pone l’obiettivo di fornire risposte sistemiche e complessive alle varie problematiche che affliggono lo storico acquedotto abruzzese, dalle sorgenti alla costa, e intendono mettere in sicurezza le attuali tubazioni in cemento integrandole con ulteriori tubazioni in acciaio senza, però, rimuoverle, consentendo di realizzare una doppia linea, peraltro già presente in un tratto dell’impianto".

I principali obiettivi sono: ottimizzare il funzionamento della rete in cemento, far fronte alle esigenze del comprensorio attraverso la nuova tubazione in acciaio, che consentirà di prevedere una regolazione delle portate e delle pressioni idonea rispetto alle esigenze dell’utenza.

L’acquedotto del Verde, invece, alimenta 40 comuni tra cui Vasto, Lanciano, Ortona e San Salvo: i tre interventi proposti consentiranno di risolvere le annose criticità in termini di approvvigionamento idrico della maggior parte dei comuni del sub ambito chietino attraverso un incremento delle portate disponibili e il raddoppio delle adduttrici principali, unitamente alle necessarie interconnessioni.

"Gli interventi finanziati, - si legge ancora -  unitamente ai massicci interventi di riefficientamento delle reti, già programmati ed in parte realizzati, consentono di risolvere il problema ormai storico dell'approvvigionamento idrico nel comprensorio del Vastese (circa 100.000 abitanti con incrementi notevoli di popolazione fluttuante), di tutti gli altri comuni alimentati dall'acquedotto Verde nonché, di altri comprensori – in particolare il comprensorio Avello e quello di Capovallone – per un totale di ulteriori 20 comuni circa".

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