rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

I sindacati tornano a scagliarsi contro i vertici Tua: "Servizi soppressi e perdite"

Le accuse delle segreterie regionali di Filt Cgil, Franco Rolandi, Fit Cisl, Andrea Mascitti, Ultrasporti, Vincenzo Marcotullio, e Faisa Cisal, Luciano Lizzi

Prosegue lo scontro a distanza fra i sindacati e Tua, l'azienda del trasporto unico regionale. Questa volta, sono le segreterie regionali di Filt Cgil, Franco Rolandi, Fit Cisl, Andrea Mascitti, Ultrasporti, Vincenzo Marcotullio, e Faisa Cisal, Luciano Lizzi, a scagliarsi contro il presidente Gianfranco Giuliante. 

I sindacati accusano il presidente Giuliante di annunci non aderenti al vero. "L’ultimo scoop del presidente Giuliante - accusano - che prova ad approfittare anche del caro carburante per cercare di far metabolizzare tagli di servizi all’utenza già martoriata dalle corse saltate dal gennaio 2022 ad oggi, circa 400 solo gomma delle quali neanche 100 preannunciate ai passeggeri rimasti a terra. La pagina Facebook di Tua oggi è un necrologio di servizi deceduti - incalzano - compresi i sostitutivi ferro effettuati con autobus come la Lanciano-L’Aquila, tolti alla collettività abruzzese che assiste inerme all’indecenza di un management aziendale concentrato sull’autoreferenza e l’autocelebrazione. Dopo aver annunciato investimenti sui bus elettrici e l’acquisto di elettrotreni con campagne promozionali in pompa magna, si hanno soppressioni di 40 treni nel solo mese di febbraio, salvo poi motivarle con le malattie del personale di macchina che ha l’unica colpa di essere malgestito, così come il personale manutentivo che da 3 anni non vede il reintegro di professionalità che necessita di altrettanto tempo per essere abilitato. Cosa dovranno aspettarsi quindi i cittadini abruzzesi?". 

Per i rappresentanti sindacali, inoltre, Tua non può garantire la stabilità delle tariffe dei titoli di viaggio, come annunciato: "La politica tariffaria - dicono - è di esclusiva competenza regionale. Se si contestualizza poi l’interesse che Tua ha verso i titoli di viaggio, con le chiusure delle biglietterie e l’abbandono della lotta all’evasione, perdendo nella sola area metropolitana oltre 160mila euro di ricavi da traffico nel solo mese di novembre 2021, periodo del maggior numero di passeggeri trasportati rispetto al 2019, che se moltiplicati per gli 8 mesi scolastici fanno 1 milione 300mila di mancati ricavi in luogo di contratti di vigilanza che per un costo aggiuntivo di 130 mila euro hanno prodotto l’abbandono ed inefficenza della verifica. Infatti - aggiungono - nonostante il crollo delle entrate, sono stati elevati solo il 10% dei verbali rispetto al 2019: ultimo anno in cui i verificatori aziendali venivano comandati uniformemente alle altre aree di Tua, come ad esempio Avezzano e Sulmona (dati forniti da Tua per accesso agli atti). Questo ci da l’idea di quanta contezza ha Giuliante dei ricavi da traffico, in barba ai passeggeri che con onestà regolarmente acquistano i titoli e rimangono alle fermate in attesa di corse invece soppresse al momento".

Per quanto riguarda "l’annuncio del recupero di chilometri a vuoto, basti pensare che per la fantasiosa riorganizzazione più volte spacciata per razionalizzazione da questo management - incalzano - Tua ha effettuato accorpamenti di residenze che producono in tutta l’azienda oltre 1 milione di chilometri di trasferimento di mezzi a vuoto (quasi 400mila solo con la delocalizzazione del deposito di Chieti da via Tricalle a Brecciarola, compresi i rifornimenti che da 3 anni gli autobus vanno ad effettuare da Brecciarola a Pescara via Aterno per la mancata realizzazione della pompa gasolio), emblematico lo spostamento dei turni di Scafa a Chieti, che ogni giorno ripercorrono a vuoto 60 chilometri per ogni turno o i 72 da Caramanico a Tocco Casauria. Sempre per scelta aziendale, solo in quest’ultima area ingenerano 130mila chilometri, come anche i 65mila annui da Lanciano ad Atessa, di trasferimento di mezzi pesanti a vuoto con congestionamento del traffico, usura del parco mezzi, della rete stradale, inquinamento e accrescimento delle ore lavorative. Questi accorpamenti hanno prodotto aggravamenti dei turni di servizio divenuti invivibili: tutti certificati dalle vertenze in Teramo, Lanciano e Pescara con altrettanti verbali sottoscritti dalle Prefetture".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I sindacati tornano a scagliarsi contro i vertici Tua: "Servizi soppressi e perdite"

ChietiToday è in caricamento