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Abruzzo regione del benessere alla fiera di Rimini: Dionisio (Arta): “Oltre ogni più rosea aspettativa"

Il bilancio della partecipazione, dal 26 al 29 ottobre, dell’Arta, l’Agenzia regionale tutela ambientale all’Ecomondo di Rimini, viene tracciato dal direttore generale Maurizio Dionisio

"La presenza dell’Arta all’Ecomondo ha prodotto risultati che sono andati oltre ogni più rosea aspettativa.

Il bilancio della partecipazione, dal 26 al 29 ottobre, dell’Arta, l’Agenzia regionale tutela ambientale all’Ecomondo di Rimini, viene tracciato dal direttore generale Maurizio Dionisio. "Il riconoscimento arrivato ad Abruzzo Regione del Benessere da parte del sottosegretario Gava e del presidente Ispra Bratti, ci inorgoglisce, e ci sprona ad accelerare l’attuazione di un progetto innovativo e strategico, che fa da apripista in Italia”.

Una presenza, quella nell’Expo di riferimento in Europa per la transizione ecologica e le tecnologie green, con oltre mille espositori, un centinaio tra seminari e conferenze, decine di migliaia di visitatori, ha avuto tra i principali obiettivi il far conoscere il progetto multidisciplinare “Abruzzo regione del Benessere”, varato dalla Regione Abruzzo con la legge di bilancio 2020, e di cui l’Arta è soggetto attuatore, con la partnership dell’Università di Teramo.

Hanno garantito la loro presenza nello spazio espositivo dell’Arta, oltre al direttore Dionisio, al direttore tecnico Arta, Massimo Giusti, anche  il vice-presidente della Regione Emanuele Imprudente, con delega ad Ambiente e Agricoltura,  gli assessori regionali alla Formazione e Lavoro, Pietro Quaresimale, ad Energia e rifiuti Nicola Campitelli, il presidente del Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, Tommaso Navarra, che ha da poco sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Arta per declinare nell’area protetta le linee di azione di Abruzzo Regione del Benessere,  Benigno D’Orazio, consulente del gruppo consiliare regionale della Lega, tra gli ideatori del progetto.

"All’interno di uno spazio espositivo di piccole dimensioni  - prosegue Dionisio  - ma molto frequentato proprio per l’interesse che ha suscitato,  importante è stato il confronto, lo scambio  di opinioni, con addetti ai lavori ed esperti in campo ambientale e delle tecnologie green più all’avanguardia".
Abruzzo regione del Benessere sta entrando nella fase operativa, mirato al miglioramento della qualità della vita, della comunità e dei cittadini, alla prevenzione sanitaria ed educazione alimentare, alla qualità ambientale, alla riqualificazione del territorio, ad un nuovo brand turistico, sancito da un marchio, basato sull’esperienzialità, la valorizzazione delle tipicità naturalistiche e storico-culturali regionali, a beneficio in particolare del territorio a rischio marginalizzazione economica e demografica. In fase di realizzazione, la creazione di una bio-bank per studiare le caratteristiche metaboliche e genomiche dei centenari abruzzesi, per finalità di ricerca.

“Mi permetto di far osservare - aggiunge Dionisio -  che la nostra Agenzia non è tra le più grandi del Paese, se confrontate ad esempio a quelle di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, eppure  nel nostro proporci come soggetto attuatore di Abruzzo regione del Benessere, siamo ora visti come portatori di esperienze innovative e pilota, godendo così di grande considerazione. La riprova è che il sottosegretario Gava, nell’incontro all’Ecomondo, ha promesso che verrà presto a trovarci, per studiare più a fondo l’articolazione e i dettagli del progetto”.

Nello spazio dell’Arta momento particolarmente significativo è stata la visita del  sottosegretario di Stato al Ministero della Transizione ecologica, Vania Gava che ha garantito che il progetto Abruzzo regione del benessere sarà esteso in altre regioni, muovendosi “nell'ottica della transizione ecologica e, ampliando lo sguardo, alla qualità della vita, alla valorizzazione delle tradizioni, dei territori e della loro storia, della competitività delle imprese e della promozione turistica”.  Come pure la visita di Alessandro Bratti, direttore generale dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che ha definito il progetto “una scommessa importante, una esperienza pilota per tutto il sistema nazionale delle Agenzie di protezione ambientale, che oltre alla loro funzione di controllori e di supporto all’amministrazione, possono e debbono svolgere un ruolo proattivo nelle scelte strategiche dei rispettivi territori di appartenenza”.
 

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