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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

L'Abruzzo guida la classifica di crescita delle imprese femminili

A trainare la crescita è la provincia di Chieti, dove le donne guidano il 28,53 per cento delle aziende. Lo studio di Confesercenti

Con un tasso superiore al 30 per cento, l’Abruzzo guida la classifica di crescita delle imprese femminili. Lo rivela uno studio Confesercenti su dati Unioncamere. Nel terzo trimestre 2014 infatti l’Abruzzo ha segnato, per il secondo rilevamento consecutivo, il tasso di femminilizzazione più intenso fra le nuove imprese: delle 15 mila 990 aziende giovanili registrate infatti a fine settembre, il 30,19 per cento è guidato da una donna, pari a 4 mila 827 imprese, contro una media nazionale del 27,69 per cento.

L’Abruzzo guida in assoluto la graduatoria nazionale delle imprese rosa fra quelle fondate da under 35, ma si posiziona ai livelli alti anche se si prende in considerazione il totale delle aziende: fra le 148 mila 837 aziende censite al 30 settembre, il 25,68 per cento è “rosa” (pari a 38 mila 223 aziende), contro una media italiana del 21,45 per cento.

A trainare la crescita è la provincia di Chieti, dove le donne guidano il 28,53 per cento delle aziende ovvero il terzo miglior risultato nazionale dopo Benevento e Avellino, mentre il secondo posto fra le abruzzesi è guadagnato da Teramo con il 24,87 per cento (21 esima in assoluto), al terzo posto L’Aquila con il 24,67 (23 esimo posto in Italia) ed infine Pescara con il 23,72 per cento (31 esimo posto).

"La forte crescita numerica delle imprese femminili è la prova degli sforzi che le donne stanno mettendo in campo per fare la loro parte nella ripresa economica – sottolinea Sonia Di Naccio, coordinatrice regionale di Impresa Donna Confesercenti in Abruzzo – e il dato significativo in arrivo dalle imprese under 35 segna anche il radicale cambiamento culturale in corso. L’Abruzzo soffre strutturalmente di un tasso di occupazione femminile al di sotto degli standard del Centro Italia ed è nel terziario, specialmente nella piccola impresa, che è in atto il recupero". Secondo Di Naccio dunque "il ruolo delle donne nel lavoro autonomo è destinato a crescere esponenzialmente e i numeri abruzzesi lo dimostrano con determinazione".

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