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Cronaca Lanciano

Presentato il ricorso al Tar contro l'Ato, Wwf: "I cittadini vanno rispettati"

Presentato un ricorso al TAR contro la Delibera di approvazione del nuovo Piano d'ambito dell'Ato chietino. E a giorni verranno consegnate le diffide per la quota di remunerazione del capitale

"I diritti dei cittadini vanno rispettati". Il Wwf e i Comitati referendari per l’Acqua Bene Comune della provincia di Chieti hanno presentato a maggio un ricorso al TAR contro la Delibera di approvazione del nuovo Piano d'ambito dell'Ato chietino. Il ricorso verte sulla mancata applicazione delle procedure di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e VINCA (Valutazione di Incidenza Ambientale), che invece sono previste dalla normativa europea. Oggi a Lanciano, in conferenza stampa, è stato illustrato meglio questo ricorso.

“Abbiamo cercato nei mesi scorsi un dialogo con i Sindaci, che portasse, anche se in fase di post-approvazione e a saldi invariati (ovvero mantenendo intatta la previsione di investimenti del nuovo Piano), all’applicazione delle norme - hanno spiegato Ines Palena e Amanda De Menna - Alcuni Sindaci, con in testa quello di Lanciano, Mario Pupillo, avevano dimostrato un’apertura in tal senso. Purtroppo non si è riusciti a concretizzare, all’interno dell’intera assemblea dell’ASSI, un formale indirizzo nei confronti della Regione e del Commissario Unico Straordinario, Pierluigi Caputi". Pertanto i Comitati hanno deciso di procedere proprio contro l’atto promulgato dallo stesso Caputi, visto che la competenza in materia è regionale.

Quella che i Comitati stanno portando avanti è una battaglia "vecchia" già di alcuni mesi, e che prende le mosse anche dal mancato rispetto dell'esito del referendum sull'acqua pubblica tenutosi ormai un anno fa. Prosegue infatti la campagna di obbedienza civile con cui si stanno raccogliendo le diffide contro la Sasi, gestore del servizio idrico, per aver mantenuto nelle bollette dei cittadini la quota di remunerazione del capitale (il 7% di profitto garantito), nonostante il responso popolare ne avesse sancito l’eliminazione. Il primo pacco di un centinaio di diffide, raccolte attraverso banchetti e “porta a porta”, verrà consegnato a giorni alla SASI, all’ATO e ai rispettivi Comuni di residenza. I comitati hanno fatto infine notare che "interi quartieri di Lanciano, come moltissimi Comuni dell’interno e del vastese, continuano a subire interruzioni nell’erogazione giornaliera dell’acqua senza un’efficace razionalizzazione della risorsa".

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