Voli cancellati e dirottati, inizia male il 2023 per l'aeroporto d'Abruzzo: disagi per i passeggeri
La nebbia di questi giorni sta mettendo a dura prova la tenuta dello scalo pescarese: a causa delle limitazioni del sistema strumentale di atterraggio gli aerei non possono atterrare con scarsa visibilità
Il 2023 dell'aeroporto d'Abruzzo non è iniziato sotto i migliori auspici: nella giornata di Capodanno infatti sono stati ben 3 i voli che sono stati dirottati mentre uno è stato cancellato.
A causare problemi è stata la nebbia che anche ieri l'ha fatta da padrone lungo la costa adriatica.
Per questo motivo i tre voli della serata di ieri, domenica 1 gennaio, sono stati costretti a raggiungere altri aeroporti non prima di aver provato la discesa sull'aeroporto d'Abruzzo.
Ma dopo attese medio-lunghe i due voli operati da Ryanair e provenienti da Francoforte e da Bergamo sono stati dirottati a Bari. Di conseguenza è stato cancellato anche il volo in partenza per Bergamo Orio al Serio non essendoci l'aereo a disposizione. I passeggeri sono stati accompagnati in hotel. Infatti la compagnia irlandese, vista la non disponibilità dello scalo abruzzese a causa della nebbia, ha deciso di far ripartire il volo con destinazione Lombardia. Dirottato anche l'ultimo volo della serata di ieri, quello di Ita in arrivo da MIlano Linate che dopo un'oretta in attesa e un paio di tentativi di atterraggio abortiti è stato diretto nell'aeroporto dì Roma Fiumicino. Scalo nel quale sono stati accompagnati i passeggeri del volo per Linate di questa mattina che è stato cancellato. Problemi anche nella mattinata odierna nonostante la nebbia sia molto meno densa rispetto a ieri: da Bari stava tornando l'aereo del volo dirottato da Francoforte che poi dovrebbe ripartire con destinazione Bruxelles-Charleroi ma dopo aver atteso diverso tempo ha provato un atterraggio che sembrava ormai ultimato ma poi ha dovuto riprendere quota e tornare a Bari. In coda, sempre in attesa sul mare a 17mila piedi, anche il volo proveniente da Bergamo.
Il problema della non possibilità di atterraggio in sicurezza è dato dalla limitatezza dell'Ils, ovvero il sistema strumentale di atterraggio, presente nello scalo abruzzese: è di categoria 1, dunque quella più basilare che senza una visibilità adeguata non consente di eseguire la manovra di avvicinamento ai piloti. Ricordiamo che nel corso degli anni sono state investite numerose risorse sull'aeroporto d'Abruzzo, ultimo in ordine di tempo è l'annunciato intervento per l'allungamento della pista, ma in caso di nebbia e foschia lo scalo aeroportuale diventa di fatto inutilizzabile come stanno dimostrando questi ultimi giorni.
«Nell'ambito degli interventi per l'allungamento della pista è previsto un riammodernamento dell'attuale sistema di avvicinamento strumentale nonché delle procedure di avvicinamento non strumentali», spiega Vittorio Catone, presidente di Saga «il sistema tuttavia resterà di categoria 1. Purtroppo le condizioni climatiche che hanno caratterizzato queste festività, come verificabile anche dalle statistiche meteorologiche relative agli anni passati, sono di carattere eccezionale e hanno generato disagi che non si sarebbero potuti evitare».