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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Concezio De Horatiis

Detenuti fuori dal carcere a Chieti: corsi e non solo

L'associazione Voci di dentro presenta il corso pilota "Informatica e non solo - fuori dal carcere" realizzato grazie all'aiuto congiunto di pubblico e privato: un'occasione di studio e una prospettiva di reinserimento per chi non vuole sbagliare più

Cultura e formazione per i detenuti. Su questi pilastri poggia il progetto pilota “Informatica e non solo - fuori dal carcere”. Grazie alla onlus Voci di dentro, alle istituzioni e ai privati infatti, da novembre  cinque detenuti delle case circondariali di Chieti e Pescara, più uno ai domiciliari, partecipano ai corsi presso la sede dell’associazione: 5 ore di lezione al giorno, due ore e mezza al mattino e altrettante al pomeriggio, per apprendere l’uso del computer, le tecniche di scrittura, la cultura generale.

Un lavoro di sinergia, perchè senza l’aiuto del Comune di Chieti, che oltre a contribuire economicamente ha concesso i suoi locali in via De Horatiis, della Fondazione Carichieti, della Camera di Commercio, della Panoramica e del Gran Caffè Vittoria, non sarebbe stato possibile attivare questa “scuola speciale”.

“Il gravissimo problema del sovraffollamento – ha detto il presidente di Voci di dentro, Francesco Lo Piccolo,  - non diventa una tragedia immane solo grazie al lavoro e alla dedizione della polizia penitenziaria, degli educatori, delle direzioni delle carceri e delle associazioni di volontariato come Voci di Dentro. Chi ha contribuito a finanziare questo progetto sta dando ai detenuti un’occasione di studio e una prospettiva di inserimento, praticando il principio costituzionale che la pena deve tendere alla rieducazione di persone che hanno sbagliato una volta ma che non vogliono sbagliare ancora. Alla base di tutto c’è la cultura – continua Lo Piccolo - non a caso all’interno delle nostre carceri gran parte dei detenuti ha una bassa scolarizzazione. La formazione, e a questo tendono i laboratori  che Voci di Dentro tiene anche nelle carceri di Chieti, Pescara, Vasto e Lanciano, vuole dunque fare da argine alla devianza e alla sottocultura”.

A coloro che accedono ai corsi Voci di dentro insegna anche a realizzare al computer la rivista omonima diffusa ormai da 5 anni e interamente scritta dai detenuti delle carceri di Chieti, Pescara, Vasto e Lanciano.

Una scuola-laboratorio che ha ancora tanto da dire e da dare. L’auspicio è dunque che la buona pratica del gruppo diventi qualcosa di definitivo, anche grazie a nuovi finanziamenti che permettano di allargare questa sinergia tra pubblico e privato che c’è stata a Chieti.
 

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