rotate-mobile
Cronaca Fara San Martino

"Vita", ecco il gioiello di Fara San Martino

La nuova creazione di Annalisa Amorosi, Maestra d'arte orafa, sarà presentata questa sera nel corso della festa patronale. Il gioiello sarà poi in mostra fino al 24 agosto

Si chiama "Vita" ed è un simbolo che abbraccia la storia di Fara San Martino. È la nuova creazione di Annalisa Amorosi, Maestra d’arte orafa, e sarà presentata nel corso della festa patronale in Piazza Municipio questa sera dalle 21. Il gioiello sarà poi in mostra nelle sere successive della festa (quindi fino al 24 agosto) sempre a partire dalle 21 in Piazza Plebiscito. 

“Questo gioiello”, dichiara Annalisa Amorosi, “desidera raccontare l’autentico borgo di Fara San Martino, attraverso la naturalezza e la genuinità delle sue caratteristiche. Sono entusiasta di questa iniziativa che coniuga la ricerca estetica per l’ideazione di una nuova opera a un’attenzione speciale alle caratteristiche di questo luogo”.

"Vita", che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Fara San Martino, unisce passato, presente e futuro negli ingredienti che rendono unica Fara San Martino. Si tratta di una goccia d'acqua all’interno di in una spiga di grano. Elementi primari sono l’oro, che simboleggia il grano, e lo smeraldo, che rappresenta l’acqua delle Sorgenti del Verde immerse nel Parco Nazionale della Majella. Questi due elementi, attraverso la centenaria maestria farese, danno vita alla pasta, una specialità mondiale. Insomma, acqua e grano a simboleggiare la vita della pasta, ma anche la vita che si genera di famiglia in famiglia e che mantiene viva la tradizione. Vita artigianale e industriale, che con l’acqua e con il grano rappresenta la vita che palpita in Fara San Martino.

“Insieme alla mia Giunta Comunale”, afferma il sindaco Giuseppe Di Rocco, “ho accolto con molto entusiasmo questo progetto. Due aspetti mi rendono orgoglioso di tale iniziativa: il primo, senza dubbio, è l’ispirazione dell’artista orafa nel concepire un gioiello che identifichi il paese che mi onoro di amministrare. Il secondo, ma non di minor importanza, è la consapevolezza, espressa in questo caso attraverso l’arte orafa, che giovani menti pensanti abbiano ancora il coraggio e la determinazione di esprimere capacità e talenti restando saldamente incollati sui nostri territori di origine, territori che invece, negli ultimi anni, ci fanno osservare elevate percentuali di spopolamento e decrescita demografica”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Vita", ecco il gioiello di Fara San Martino

ChietiToday è in caricamento