Violenza durante la festa della Madonna dei Miracoli: il terzo aggressore non potrà entrare in provincia di Chieti
Il 34enne non ha rispettato i vari divieti impostigli dopo l’aggressione a un ristoratore di Casalbordino avvenuta la scorsa estate
I carabinieri della stazione di Casalbordino hanno dato esecuzione nei confronti di un 34enne disoccupato con numerosi precedenti di Casalbordino, alla misura cautelare del divieto di dimora in tutti i comuni della provincia di Chieti emessa dal giudice per le indagini preliminari di Vasto su richiesta della locale procura della Repubblica per la violenta aggressione avvenuta sempre a Casalbordino a giugno scorso a margine della festa patronale in onore della Madonna dei Miracoli.
Quella notte insieme ad altre due persone, aveva aggredito per futili motivi e con violenza il titolare di una pizzeria del posto, tanto da procurargli lesioni gravissime in particolare al volto. I carabinieri della locale stazione erano intervenuti e arrestato in flagranza di reato uno dei tre mentre gli altri due erano riusciti a dileguarsi.
Nei confronti dei tre aggressori, successivamente, era stato emesso il provvedimento di divieto di accesso negli esercizi pubblici e nei locali di pubblico intrattenimento per due anni.
Nei confronti del 34enne le indagini dei carabinieri sono proseguite anche successivamente ai gravi fatti in quanto ha continuato a porre in essere gli stessi comportamenti violenti nei locali pubblici di Casalbordino, tanto che anche gli esercenti e l’amministrazione comunale avevano posto all’attenzione il problema al questore di Chieti.
All'uomo era stato imposto il divieto di accesso in tutti i locali pubblici della provincia ma anche questo provvedimento è risultato inefficace in quanto, a distanza solo di alcuni giorni dall’applicazione, i carabinieri di Casalbordino lo hanno rintracciato per due giorni di seguito nei pressi dei locali del centro urbano e lo hanno nuovamente denunciato in stato di libertà alla stessa procura che ha richiesto ed ottenuto dal Gip la misura più incisiva del divieto di dimora nella provincia di Chieti.