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Cronaca Villa Santa Maria

Villa Santa Maria, l’IPSSAR è sicuro? Il sindaco ci mette la mano sul fuoco

Il primo cittadino Finamore risponde alle accuse degli studenti: “L’istituto è a norma e gli alunni possono consultare tutte le documentazioni in possesso del Comune che ne attestano la sicurezza”

L’Ipssar “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria è sicuro? Il sindaco Pino Finamore non ha dubbi e risponde senza tentennamenti ai dubbi avanzati dagli studenti:

“Sono accuse che minano il buon nome dell’istituto che da sempre rappresenta il nostro paese e la nostra storia. L’edificio è vecchio e datato, nessuno dice il contrario, ma ci sono tutte le certificazioni che ne dimostrano la piena sicurezza. Non avrei mai permesso lo svolgimento delle attività didattiche, in qualità di sindaco e anche di padre, in un plesso scolastico non sicuro”.

Le proteste degli alunni si sono sollevate in seguito al forte vento dei giorni scorsi che ha duramente colpito l’intero paese.

“Sono cadute delle tegole dal tetto dell’edificio – spiega il primo cittadino – ma abbiamo subito provveduto con il montaggio, il giorno dopo l’accaduto, di impalcature a sostegno delle entrate e delle uscite della scuola in modo tale da garantire agli studenti la massima sicurezza. Inoltre, insieme alla Protezione Civile, abbiamo aperto un C.O.C. proprio per far fronte alle emergenze che si sono verificate ai danni di strutture pubbliche e private in seguito al forte vento che si è abbattuto anche sul nostro comune”.

E mentre gli studenti protestano e annunciano altre azioni di dissenso, il sindaco Finamore, dopo aver già incontrato tre rappresentanti dell’istituto, si dice pronto ad un nuovo colloquio con gli alunni:

“Sono pronto ad un ulteriore confronto mettendo a disposizione degli studenti tutte le documentazioni che accertano la sicurezza dell’edificio, la struttura è a norma e ho tutte le certificazioni che lo dimostrano. Non accetto nessuna forma di diffamazione, oltretutto basata su fatti non reali come in questo caso, che hanno l’obiettivo di denigrare una struttura che è il fiore all’occhiello del nostro territorio”.

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