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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Villa Pini: slitta a luglio la decisione del Consiglio di Stato

Il Collegio ha deciso di rinviare l'udienza per riunire in un unico giudizio anche gli appelli dei centri SanStefAR e delle altre strutture dell'ex gruppo Angelini interessati dalle stesse sentenze

E’ stata rinviata al prossimo 13 di luglio l’udienza del Consiglio di Stato prevista per oggi sulla sentenza del TAR relativa all'accreditamento della casa di cura Villa Pini.

Il Collegio ha deciso così per riunire in un unico giudizio anche gli appelli dei centri SanStefAR e delle altre strutture dell'ex galassia Angelini, interessati da sentenze identiche.

Sono ancora con il fiato sospeso dunque gli oltre 1000 lavoratori del gruppo, a difesa dei quali politica e chiesa, si sono schierate apertamente negli ultimi tempi.

Il Comitato dei lavoratori ora però ritiene che la Regione abbia tutto il tempo di dare un'interpretazione autentica dell'art. 7 bis della legge regionale 32, rimuovendo di fatto i motivi di ricorso contro l'accreditamento di Villa Pini presentato a dicembre delle case di cura associate Aiop, Pierangeli, Spatocco e Villa Serena. “Senza dover aspettare il pronunciamento degli organi giudiziari – spiegano - la politica avrebbe l'opportunità di riappropriarsi della funzione programmatoria che le compete, restituendo ai lavoratori e alle loro famiglie la serenità di un futuro occupazionale, tutelando il diritto alla salute degli abruzzesi”.

Per il Comitato un ulteriore nodo cruciale sarebbe sciolto grazie a un intervento preventivo della Regione abbreviando così i tempi dell'asta. "Per indire l'asta di vendita di Villa Pini - spiega infatti - la curatela del Fallimento deve avere certezza del possesso dell'accreditamento, quindi attendere l'udienza del 13 luglio e la successiva sentenza. Conseguentemente, i tempi potrebbero protrarsi oltre il prossimo settembre, mese in cui scade il contratto d'affitto dell'attuale gestore della casa di cura". Secondo il Comitato di lavoratori, "un intervento normativo regionale consentirebbe una gestione senza soluzione di continuità dall'attuale gestore all'aggiudicatario, senza eventuali periodi di incertezza per i lavoratori".

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