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Salviamo Villa Muzii Valignani dalla demolizione: appello di Stoppa

Il complesso, in zona Crocefisso, starebbe per essere abbattuto. Il comitato omonimo chiede l'intervento di sindaco e Soprintendenza: "Demolire non sarà un crimine, ma conservare sicuramente è un atto di grande civiltà"

C'è un angolo sui colli teatini dove si respira ancora un'atmosfera dannunziana. E' villa Muzii-Valignani, in zona Crocefisso, un complesso tutelato dove si narra che Gabriele d'Annunzio vi sia fermato sovente percorrendo la vecchia strada tra Francavilla a Chieti. Questa vecchia casa, che rappresenta uno dei pochi monumenti ancora conservati e oggetto di visita di cittadini e delegazioni straniere, si trova circondata ormai da enormi palazzine di 4 piani e edifici di varia natura che ne snaturano la bellezza.

Non solo: in un momento in cui si parla di storia e di cultura della città di Chieti sarebbe imminente la demolizione autorizzata di una parte del grazioso edificio, noto anche come Villa Nuphar. A rivelarlo è il comitato Salviamo Villa Muzzi-Valignani, che in una lettera firmata dal coordinatore, professor Francesco Stoppa, fa presente quanto "tale demolizione scompaginerà la triade casa padronale, casa del fattore e chiesetta di famiglia. Un edificio moderno e diverso per stile e volume riempirà il vuoto in maniera certamente dissonante anche con lo spazio verde circostante che è il legante di tutto il complesso".

La villa sorge in un'area vincolata dal Ministero per i Beni e le Attività culturali: si tratta infatti di una zona agricola, archeologica e pericolosa per scarpata. Tuttavia, spiegano dal comitato, si stanno di fatto costruendo due villette con tutte le premesse per fare anche un piano seminterrato e alzare il tetto.

Tornando alla demolizione imminente della casa, Stoppa torna a chiedere con forza un intervento del sindaco e della soprintendenza.   "Sarebbe di buon auspicio - osserva il docente - anche per risolvere altri penosi problemi del nostro tesoro storico e forse domani una fonte di turismo. Dopo non si potrà più tornare indietro e sarà inutile recriminare, come è già successo tante altre volte in città. Demolire non sarà forse un crimine ma conservare sicuramente è un atto di grande civiltà".

Villa Muzii-Valignani / foto da Facebook

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