
Vigile del fuoco accoltellato in servizio, la Uil Pa scrive a Salvini per chiedere una riforma del corpo nazionale
In una lettera, i rappresentanti sindacali chiedono maggiori tutele per chi rischia la vita ogni giorno e maggiori risorse
Raccontano cosa è accaduto al caposquadra Rocco Toracchio, durante l'espletamento di un servizio di soccorso tecnico urgente insieme ai carabinieri. Quanto accaduto, dicono, ha messo
ancora una volta, in risalto il prezioso e insostituibile lavoro dei Vigili del Fuoco anche se questa volta per miracolo non ci sono state vittime. Al capo squadra Toracchio e al vigile rimasto ferito in forma lieve va tutta la solidarietà per una pronta guarigione e una minor sofferenza, anche se il capo squadra potrebbe subire postumi di carattere permanente.
Ma, anche a seguito dell'accaduto, si chiede una riforma "seria", perché, spiegano i rappresentanti sindacali,
nel 2005 è stato modificato il rapporto di lavoro dei Vigili del Fuoco da comparto azienda a diritto pubblico, con l'intenzione di migliorare le condizioni generali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Tale decreto, non coperto da nessuna garanzia economico/finanziaria, quindi senza alcun onere per lo Stato, non ha di fatto portato nessun riconoscimento/beneficio ai Vigili del Fuoco, anzi ha creato diversi problemi.
Dopo pochissimi anni si è capito che questo decreto presentava lacune strutturali essendo l'articolato in gran parte non confacente e/o non applicabile.
Insomma, si chiede una riforma ad hoc, che tenga conto del rischio corso ogni giorno dai vigili del fuoco, anche tramite risorse per il rinnovo degli automezzi, per le nuove attrezzature, per le nuove sedi di servizio, per il rinnovo del contratto di lavoro, per l'istituzione delle indennità di specializzazione.