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Cronaca

Vietati botti e fuochi d'artificio, multe fino a 3mila euro

Divieto di esplodere petardi e botti per tutto l'anno, ammessi solo giochi pirotecnici figurativi, per tutelare persone, animali e ambiente. E' il primo regolamento in Italia che vieta la vendita itinerante per garantire la massima sicurezza

Divieto assoluto di esplodere botti o fuochi d’artificio su tutto il territorio comunale di Chieti martedì 31 dicembre e in qualunque momento dell’anno. È quanto ha approvato il consiglio comunale nella seduta del 18 dicembre, avallando il regolamento presentato dal consigliere del Gruppo misto Marco Di Paolo.

Oltre a vietare gli spari, per l’incolumità degli animali e delle persone, è il primo in Italia a dettare regole ben precise sul commercio itinerante. A partire dal prossimo anno saranno vietate in città le bancarelle provvisorie di raudi, petardi, botti e altri giochi pirotecnici rumorosi. In previsione del Capodanno 2014 solo 8 bancarelle erano già state autorizzate nel mese di settembre, per cui possono continuare a commercializzare i petardi. I trasgressori dovranno pagare sanzioni amministrative da 150 a 3mila euro.

Passato il Capodanno, le regole non cambiano: anche in occasione di altre feste, come per il patrono San Giustino, saranno concessi solo fuochi figurativi. Nulla che possa spaventare uccellini, cani, gatti, animali da reddito, o causare loro infarti. Né giochi pirotecnici capaci di spappolare arti e mani o di ferire gli occhi delle persone.

Il regolamento, infatti, è studiato per tutelare animali e esseri umani. Basti pensare che nel 2012 l’uso improprio di fuochi d’artificio ha ucciso 2 persone e ferito 361, fra cui 55 bambini. Solo nei primi giorni del 2013 5mila animali sono morti, fra cui 1.500 cani e gatti. Le cause più frequenti sono infarti o incidenti stradali, causati dagli animali spaventati che scappano in cerca di rifugio dal fragore.

“Non siamo contro i botti – spiega Marco Di Paolo – vogliamo solo che aumentino la qualità e la sicurezza per i bambini, gli animali e l’ambiente. I fuochi d’artificio producono polveri sottili inquinanti, senza contare l’inquinamento acustico”.

Oltre alla polizia municipale e alla polizia di Stato, l’associazione animalista Theriakà onlus ha avuto un ruolo fondamentale nello stilare il regolamento. Da sempre i soci impegnati nella tutela degli animali chiedono il divieto di botti e fuochi d’artificio. Tanto che il logo dell’associazione compare sui manifesti stampati a spese del consigliere Di Paolo per informare e sensibilizzare i cittadini sul divieto di sparare botti. Per avvisare i meno informati è stata finanziata anche un’auto con megafono che da questa mattina (lunedì 30 dicembre) è impegnata a diffondere il divieto.

Per i proprietari di animali la presidente di Theriakà Antonella Riccardo ha stilato un vademecum che serva a tutelarli al massimo la notte di Capodanno: “Non tenerli in balcone o in giardino – precisa – ma lasciarli in casa. Non accarezzarli quando hanno paura per evitare traumi, alzare il volume del televisore per coprire i botti. Se il cane o il gatto vanno a rifugiarsi in qualche angolo della casa – continua – vanno lasciati lì tranquilli finché non si sono calmati”.

Un invito che arriva anche dal consigliere delegato al Randagismo Franco Di Pasquale, per evitare che gli animali scappino e provochino incidenti stradali.

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