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Cronaca

Via le slot machine dai bar: Chieti in prima linea

Slotmob fest sabato mattina, giornata nazionale che ha coinvolto oltre 50 città: consegnato un documento al Comune per prevenire e premiare chi dice no alle macchinette mangiasoldi

Un bar senza slot: molto più spazio per le persone, per la convivialità e per lo stare bene. E’ il messaggio lanciato sabato mattina alla Slotmob fest, l’iniziativa che ha visto la città di Chieti collegata idealmente ad altre 50 sullo Stivale. 

Se l’Abruzzo è la prima regione in Italia per diffusione di macchinette mangia soldi per numero di abitanti, è vero anche che Chieti è stata tra le prime in Italia a mobilitarsi per Slot Mob già oltre due anni fa per testimoniare un’altra idea di vivere gli spazi e i luoghi delle nostre città.  

Il movimento Slot Mob locale capitanato da Andrea Di Ciano e Angiolino Colasante, a margine di una conferenza stampa al Caffè Vittoria ha consegnato al consigliere comunale Marco Di Paolo un documento per invitare il Comune, tra le altre cose, a istituire un osservatorio per monitorare il fenomeno della ludopatia e del GAP nel territorio comunale, dare una certificazione a quei locali che decideranno di rinunciare volontariamente ad ospitare al loro interno le slot machine, istituire un’ordinanza che regoli gli orari di apertura delle sale giochi e slot, porre in essere interventi di prevenzione dal rischio della dipendenza dal gioco patologico.

“Non si tratta di proibire il gioco – ha spiegato Di Ciano - ma di tutelare i giocatori affinché non restino vittime della chimera delle grosse vincite. Quanto alle sanzioni, si propone che il Comune si impegni ad applicare rigorosamente quanto previsto dalla legge, monitorando la non conformità dei locali, fino ad applicare la misura della revoca della licenza nel caso in cui nel locale venga trovato un minorenne intento al gioco”.
 

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