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In duemila pregano alla Via Crucis dei Lavoratori

Il ricordo delle vittime di Rigopiano, la preghiera per la famiglia, il messaggio dei lavoratori della d'Annunzio scandiscono l'appuntamento religioso delle Acli

In duemila sfilano da piazza San Giustino alla Trinità pregando per tutti i sofferenti, i lavoratori, i disoccupati. Il ricordo va anche alla tragedia di Rigopiano nella quarantaduesima Via Crucis dei lavoratori coordinata dalle Acli provinciali di Chieti. Una manifestazione religiosa accompagnata dalle preghiere scritte dai vari gruppi e associazioni partecipanti su un tema di riflessione specifico come la sicurezza, la famiglia, la malattia, la violenza contro le donne, la speranza.

Il corteo è partito ieri da piazza San Giustino alle 19 accompagnato dal coro del Miserere dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti diretto dal Maestro Medoro sulle note dello "Stabat Mater” di Tartini e di "Ti adoriamo Cristo" del Maestro don Ottavio de Cesaris. Nelle prime file l’arcivescovo dell’arcidiocesi di Chieti-Vasto monsignor Bruno Forte, i parroci, il sindaco Di Primio, l’assessore Mario Colantonio, il consigliere Chiara Zappalorto e i rappresentanti delle forze dell’ordine.

Man mano che la Via Crucis si avvicinava in piazza Trento e Trieste dove le Acli hanno curato l’ultima stazione e monsignore ha bendetto la folla, sempre più persone si univano alla preghiera. Le 14 stazioni sono state affidate ai lavoratori, al volontariato, alle forze dell’ordine e a molte associazioni che hanno risposto all’invito delle Acli, come i lavoratori dell’università d’Annunzio. Un appuntamento unico e sentito che prepara la città all’atmosfera della Settimana Santa, che vedrà il suo culmine Venerdì santo con la processione del Cristo morto.

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