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Cronaca

Presunto black bloc: in tarda mattinata l'udienza di convalida

Prevista alle 13,30 l'udienza al Tribunale di Chieti, il cerchio si stringe attorno allo studente di Psicologia ritenuto tra i responsabili degli assalti di Roma. Solidarietà dal paese campano

Prevista in tarda mattinata, alle 13.30 presso il Tribunale di Chieti, l'udienza di convalida dell'arresto di Leonardo Vecchiolla, il presunto 'black bloc' studente di Psicologia arrestato l'altro ieri dai carabinieri per gli incidenti di otto giorni fa a piazza San Giovanni a Roma.

Sarà il Gip Paolo Di Geronimo a decidere se il giovane campano dovrà restare in carcere: Leonardo Vecchiolla, identificato dopo analisi di foto, filmati e intercettazioni, si è affidato ad un legale di Avellino, l'avvocato Sergio Acone che ha già parlato di millantato credito. L'avvocato Acone conosce molto bene la famiglia di Vecchiolla, figlio di genitori divorziati da tempo, che ad Ariano Irpino vive con la amdre, mentre a Chieti divide con altri studenti la vita e lo studio nella Casa dello Studente all'ex Villaggio del Mediterraneo, poco distante dalla sua Facoltà. A 18 anni Vecchiolla fu condannato per fatti di droga "pena sospesa", puntualizza l'avvocato Acone. "Ma proprio perchè pare sia stato intercettato per motivi che non c'entrano niente con gli incidenti di Roma mi pare il caso di verificare le veridicità delle cose".

Quello di oggi per Vecchiolla sarà il primo appuntamento davanti ad un magistrato. Un appuntamento importante per cercare di capire se il giovane fermato dai Ros conosca o meno gli altri autori delle violenze avvenute a Roma e, soprattutto, dell'assalto al mezzo blindato dei carabinieri.

Esaurita la procedura della convalida del fermo per tentato omicidio, devastazione e danneggiamento il fascicolo e il detenuto, qualora sia emessa l'ordinanza di custodia in carcere, saranno trasferiti a Roma. La sensazione che si respira negli ambienti investigativi è che nel giro di qualche giorno possano esserci sviluppi. Insomma che la 'caccia agli altri', quelli che sabato 15 ottobre, si sono accaniti con una furia devastatrice sul blindato dei Carabinieri, e non solo, possa avere le ore contate.

Se omertà, delusione, e stupore caratterizzano l'atmosfera al Campus universitario di Chieti, da Ariano Irpino il collettivo Studentesco e i Giovani Comunisti chiedono che il loro compaesano Chucky, così si fa chiamare Leonardo, venga liberato subito, definendo ridicola l'accusa di tentato omicidio che pende nei suoi confronti. "Chucky ha partecipato sempre alle vertenze che interessavano il nostro territorio - scrivono in una nota - ed ora è vittima anche lui della solita procedura poliziesca: di fronte alle lotte di massa che mettono in discussione il loro dominio, il capitale e lo stato rispondono con la violenza, con la repressione, con gli arresti". "Noi - continuano - esprimiamo solidarietà a Chucky e a tutti gli altri compagni arrestati, nella consapevolezza che gli arresti non possono femrare una lotta di massa".

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