Prestavano denaro con tassi usurai: in manette una coppia residente a Chieti
In uno dei casi ricostruiti dagli investigatori, un commercianti ha pagato 120 mila euro di interessi per un prestito da 5 mila
Concedevano prestiti a commercianti, pensionati, artigiani, disoccupati. Poi, però, pretendevano di riavere indietro il denaro con interessi esagerati, da usurai. Per questo, in manette è finita una coppia di Chieti: Colorinda Bevilacqua, 56 anni, e il compagno Ercole Spinelli (59), già noti alle forze dell'ordine, sono accusati di usura ed estorsione.
Stamani gli agenti della sezione di polizia giudiziaria della polizia di Stato ha eseguito il provvedimento emesso dal gip del tribunale teatino, su richiesta della procura della Repubblica.
Tramite servizi di osservazione, pedinamenti, intercettazioni telefoniche, nel giro di due mesi gli investigatori sono riusciti a ricostruire l'attività della coppia. Secondo l'accusa, in maniera continuativa e organizzata, i due hanno compiuto una fiorente attività usuraia. Dopo aver prestato il denaro, Bevilacqua e Spinelli ricorrevano a minacce per riavere indietro cifre ben più consistenti.
In particolare, in uno dei casi che vengono loro contestati, un commerciante sarebbe stato costretto per anni a pagare gli interessi per un prestito di 5mila euro, arrivando a versare oltre 120 mila euro.
In una nota, la polizia ricorda
la diffusività e la pericolosità della condotta usuraia, in particolare in un territorio come quello di Chieti, già molto colpito dalla crisi economica, che ha portato imprenditori e commercianti della città in gravi difficoltà economiche.