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Cronaca

Università, il personale diserta la cerimonia di inaugurazione

Niente proteste come un anno fa, ma un comunicato per spiegare i motivi dell'assenza. Un gruppo di studenti espone uno striscione nel piazzale di Lettere, ma la cerimonia si svolge in un clima di tranquillità. Protagonista della mattinata Tony Vaccaro, premiato con la Minerva

Si è fatto notare soprattutto il peso dell’assenza, questa mattina (giovedì 22 gennaio) all’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’università d’Annunzio. Il personale tecnico-amministrativo, infatti, ha disertato in larga maggioranza la cerimonia, inviando poi un comunicato firmato da tutte le sigle sindacali, per spiegare i motivi, ossia “un dissenso politico-sindacale rispetto alle governance dell’ateneo, come viene condotta dal magnifico rettore e dal direttore generale”.

La nota ripercorre le battaglie dell’anno appena trascorso, definito “orribile”, e avanza richieste ben precise per il 2015: protagonismo e autorevolezza dei tavoli contrattuali, conferma del fondo economico accessorio, scongelamento dell’Ima, sospesa da agosto, con il pagamento di tutte le indennità sospese, e ripristino dell’importo complessivo della retribuzione dei Cel.

Università d'Annunzio, inaugurazione anno accademico 2014/2015

Tornando alla cerimonia, nessuna contestazione fuori o dentro la sala. In prima fila le più alte autorità religiose, militari e civili, da monsignor Bruno Forte al presidente della regione Luciano D’Alfonso.

Il rettore Carmine Di Ilio ha criticato aspramente, come già in altre occasioni, la riforma Gelmini, descrivendo i buoni risultati ottenuti dall’ateneo nel 2014, ultimo in ordine di tempo l’aumento del Fondo di finanziamento ordinario, grazie alle statistiche degli studenti in corso, che è valso all’ateneo persino una menzione sul quotidiano economico Il Sole 24 ore.

Poi è stata la volta di Giampiero Di Plinio, ordinario di Istituzione di diritto pubblico, con una lectio magistralis su “Il diritto all’ambiente tra costituzione economica e futuro dei territori”. In seguito Anna Scimone, in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo, è intervenuta ricordando anche la questione dell’Ima, negli ultimi mesi “al centro del dibattito fuori e dentro l’ateneo”. Ha rievocato i giorni della sospensione in cui, ha detto, “ci siamo sentiti traditi e soli”. Poi Donato Marchese, rappresentante degli studenti uscente in Senato Accademico, ha elencato quanto potrebbe migliorare nella d’Annunzio in merito a biblioteche, tutoraggi, case dello studente, borse di studio.

Una piccola protesta è andata in scena in contemporanea con la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico nel piazzale di Lettere, dove un gruppo di studenti ha affisso uno striscione che recitava: “Cerebrazione dell’Unich contro l’università-azienda”. “Il mondo universitario è precario – hanno spiegato - siamo soggetti a riforme che non ci piacciono, strutture fatiscenti, mancanza di spazio e tempo per poter riflettere insieme. Non sappiamo cosa fare del nostro futuro”.

La cerimonia è terminata con la consegna della Minerva, riconoscimento attribuito ogni anno dall’università, su proposta del Senato Accademico, a due personalità che si siano distinte nel campo della scienza o della cultura. È toccato ad Alfredo Paglione, mecenate originario di Tornareccio, e a Tony Vaccaro, fotografo 92enne originario di Bonefro, in Molise.

Paglione, bloccato da un malanno improvviso, ha salutato la platea con un video, dedicato soprattutto ai più giovani e all’amore per l’arte. Vaccaro ha conquistato la sala per più di 10 minuti, fra battute, aneddoti e ricordi di una vita intensa passata fra gli Stati Uniti e l’Italia. Con la sua macchina fotografica ha immortalato alcuni dei momenti fondamentali per la storia dell’Occidente, e molti personaggi importanti nel campo della cultura popolare statunitense ed europea.

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