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Cronaca

Una vita per la tradizione: lunedì 12 maggio la premiazione alla d'Annunzio

Cerimonia di consegna del riconoscimento conferito dal Centro di Antropologia Territoriale dell'Abruzzo per il Turismo agli anziani che si sono distinti nella pratica, conservazione e insegnamento di una attività tradizionale materiale o immateriale

Il 12 maggio all’università d’Annunzio torna la terza edizione del premio “Medaglia dorata: una vita per la tradizione”, riconoscimento conferito dal Centro di Antropologia Territoriale dell'Abruzzo per il Turismo (C.A.T.A.) dell’università in collaborazione con la Confederazione Nazionale Artigiani. Il premio viene consegnato ad anziani che si sono distinti nella pratica, conservazione e insegnamento di una attività tradizionale materiale o immateriale

Quest’anno i premiati sono ex aequo Salvatore Valentinetti, liutaio in Ortona e Adorino Graziani, suonatore tradizionale in Scafa. La medaglia dorata è opera dall’orafo Italo Lupo di Pescara e verrà consegnata dal direttore del CATA, Francesco Stoppa e dal direttore del CNA di Chieti, Letizia Scastiglia.

La cerimonia si terrà nell’auditorium del rettorato nuovo lunedì 12 maggio alle 10. Ci saranno in abito tradizionale anche le associazioni Camminando Insieme e Lu Ramajette di Chieti.

LE CANDIDATURE DEI PREMIATI:

Salvatore Valentinetti (nato 1927). Candidatura posta da "Istituto Tostiano di Ortona con la seguente motivazione. "Il maestro Salvatore Valentinetti è una personalità di assoluto valore in quel mondo di eccellenze creative che è l’artigianato artistico. In più il fatto di costruire strumenti musicali, per i quali competenze tecniche e ingegno sono indissolubilmente legati, rafforzano l’aspetto di originalità del lavoro di una vita. È dalla sua biografia che si comprende la scelta di dedicarsi alla liuteria: egli ha infatti vissuto dai primi anni frequentando la musica, come violinista, e la bottega di ebanisti di una vera e propria dinastia di storici artigiani e artisti. L’omonimo nonno raffinato lavoratore del legno, il padre organista ed ebanista, lo portarono naturalmente a servire i due mondi che nell’arte liutaria s’incontrano. I suoi strumenti provengono originariamente da questa doppia vocazione, ma sono il frutto di anni di studio e di applicazione penetrando tutti i segreti di questa straordinaria tradizione italiana. Alla bellezza delle forme, i violini, le viole, i violoncelli, e altri strumenti a corda di Valentinetti, uniscono un suono che ha attirato importanti musicisti i quali in orchestra, ingruppi cameristici, come solisti li posseggono e li suonano. Al suo lavoro di costruttore, Valentinetti ha unito l’impegno di didatta avviando alla liuteria molti giovani allievi che perpetuano la sua arte che viene da lontano e che va lontano con passi decisi.Si deve inoltre al M° Valentinetti l’ideazione di un’importante rassegna liutaria, Liuteria nel Mezzogiorno, che si è svolta dal 1983 al 2007 organizzata dall’ISMEZ e da questo istituto. (Il Direttore Emerito Prof. Comm. Francesco Sanvitale)

Adorino Graziani (nato 1934). Candidatura posta da " Laboratorio Tradizioni d’Abruzzo" e "Camminando Insieme onluss" di Chieti con la seguente motivazione. "Il sig. Adorino Graziani, nato  il 29.9.1934 residente a Scafa, in via Bellavista n. 30, suonatore di ddubbotte sino dall'infanzia, ha appreso la tecnica tradizionale per imitazione dagli anziani di Roccamontepiano. In seguito si è dedicato alla ricerca ed alla esecuzione di musiche tradizionali abruzzesi di balli e canti, ha sempre curato nel contempo la trasmissione del sapere tradizionale e delle tecniche alle nuove generazioni, evitando in particolar modo le spinte della corruzione da parte di mode e novità commerciali; è attualmente depositario di conoscenza di sicuro rilievo nel campo della musica tradizionale. Oltre all'esecuzione a feste ed occasioni legate al ciclo calendariale e vitale collabora con le nostre associazioni da oltre 10 anni. Per La candidatura per il conferimento del premio Medaglia Dorata al sig. Adorino Graziani. (I Presidenti, Ing. Elvezio Di Felice, Prof. Anna Vaccarella)

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