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Cronaca

Turista abruzzese morto in Colombia dopo l'attacco di uno squalo, organizzato il trasferimento degli animali

I residenti della zona avevano organizzato una battuta di caccia, ma si tratta di esemplari protetti, che ora saranno spostati in un'area più sicura, anche grazie al contributo di esperti internazionali

Parteciperanno anche esperti internazionali alla cattura, finalizzata al trasferimento di due squali tigre nelle acque dell'isola colombiana di San Andrès, al largo delle coste del Nicaragua. Si tratta della zona in cui, nei giorni scorsi, è morto Antonio Straccialini, 56 anni, turista di Roseto degli Abruzzi (Teramo) attaccato proprio da uno squalo.

Come riporta l'agenzia di stampa Dire, gli studiosi stranieri arriveranno oggi e contribuiranno, con i professionisti locali, a realizzare "manovre di cattura e ricollocazione degli esemplari in un luogo distante" da dove si trovano ora, vicino alla costa sud-occidentale di San Andrès, dove è avvenuto l'incidente.

Agli squali saranno applicati geolocalizzatori satellitari per monitorarne i movimenti e saranno portati in un'area ritenuta più sicura per gli animali e per gli uomini. 

Dopo la morte dell'abruzzese, infatti, alcuni residenti avevano organizzato una battuta di caccia per eliminare gli squali tigre. Ma la cooperativa locale Coralina ha ricordato che si tratta di specie protette e che cacciarli è reato. Questi animali arrivano a una lunghezza di più di 4 metri e mezzi e possono pesare anche più di 600 chili.

San Andrès si colloca all'interno di una riserva dell'Unesco estesa per circa 180 chilometri quadrati nel dipartimento dipartimento dell'arcipelago di San Andrés, Providencia e Santa Catalina, appartenente alla Colombia politicamente, ma distante centinaia di chilometri dalla costa del Paese sudamericano.

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