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Cronaca

Con il trucco del falso nipote riesce a sfilare quasi 5mila euro a un anziano: nei guai il truffatore in trasferta

Il giovane campano, con l'aiuto di alcuni complici, ha finto di consegnare un computer a un 85enne, che è addirittura andato in banca a prelevare il denaro mancante per raggiungere la somma richiesta

Una truffa messa a segno nei minimi dettagli, con un filo diretto da Napoli a Chieti, il classico trucco del falso nipote e un uomo travestito da donna per confondere la vittima, un 85enne teatino.

Ma il responsabile, un 25enne di origine campana è stato individuato grazie all'accurata indagine degli agenti della sezione reati contro il patrimonio della squadra mobile della questura di Chieti. Per lui è scattata la misura cautelare dell'obbligo di dimora e il contestuale obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: deve rispondere di truffa aggravata. L'ordinanza, emessa dal gip Luca De Ninis, su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Falasca, è stata eseguita nel carcere napoletano di Poggioreale, dove il giovane è attualmente detenuto.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della mobile, l'85enne aveva ricevuto la telefonata di un fantomatico nipote, che gli chiedeva di pagare la somma di 4.600 euro per l'acquisto di un computer che a breve sarebbe stato consegnato nella sua abitazione. 

L'anziano, non avendo in casa la somma sufficiente, sempre restando in contatto telefonico con il truffatore che si fingeva suo parente, si era addirittura recato in banca, prelevando la somma di 1.600 euro. 

Appena tornato a casa, al campanello aveva suonato una donna, incaricata della consegna del computer e del ritiro del denaro. Ma, visto che la somma nella disponibilità della malcapitata vittima era inferiore rispetto a quella richiesta, la donna aveva preteso anche di ricevere alcuni oggetti in oro, così da raggiungere i 4.600 euro indicati come il costo del computer. 

Una volta resosi conto di essere stato truffato, l'85enne aveva subito chiamato le forze dell'ordine, raccontando quanto accaduto e immediata era scattata l'indagine della mobile. 

Così, gli investigatori hanno individuato il giovane ritenuto responsabile del reato, già noto alle forze dell'ordine perché solito vestirsi e truccarsi da donna proprio per mettere a segno colpi simili.

La vittima, inoltre, aveva descritto molto bene le fattezze della persona che si era presentata a casa sua per consegnare il pacco. Secondo quanto appurato nel corso delle indagini, questi era stato aiutato nella truffa da alcuni complici rimasti a Napoli, con il ruolo di "telefonisti": sarebbero stati loro a tenere al telefono l'anziano per almeno un'ora, anche durante lo spostamento da casa alla banca dove è stata prelevata la somma di denaro da consegnare al malvivente. 

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