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Cronaca

Si finge esperto di pappagalli e si fa dare 10mila euro, denunciato un teatino

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno denunciato un 23enne incensurato di Chieti per truffa ai danni di un allevatore. I pappagalli sono stati ritrovati

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Chieti hanno denunciato un giovane di 23 anni incensurato, R.D., teatino, per truffa ai danni di un allevatore.

I fatti risalgono a sabato scorso quando quest’ultimo ha raggiunto il capoluogo teatino per incontrare il finto acquirente e definire la vendita di quattro esemplari di pappagalli: una coppia di ara chloloptera e una coppia di cacatua galerita, del valore complessivo di diecimila euro.

Utilizzando uno pseudonimo, R.D. si era proposto come esperto del settore e via e-mail aveva fissato l’appuntamento e pattuito il prezzo degli uccelli, regolarmente allevati e in possesso di tutte le certificazioni veterinarie. Il tutto è stato pagato con un assegno del valore di 10mila euro ma, al momento dell’incasso, l’amara sorpresa per l’allevatore: la banca ha rifiutato il titolo poiché risultava di provenienza illecita, mentre l’acquirente si era ormai dileguato.

La vittima della truffa ha dunque denunciato il fatto ai carabinieri, i quali sono riusciti a ricostruire i contatti dei giorni precedenti, attraverso le mail e il cellulare: bisognava risalire subito al truffatore e recuperare i pappagalli prima che prendessero letteralmente il “volo”  verso qualche collezionista senza scrupoli o rivenduti per un regalo natalizio.

Individuati finalmente tutti i passaggi della truffa, i militari, coordinati dal Tenente Moramarco, si sono presentati da R.D. che, colto di sorpresa, ha dapprima cercato di negare ma, una volta messo alle strette, ha deciso di collaborare. Si è così riusciti a ritrovare i volatili, in buone condizioni ma impauriti, per riconsegnarli al legittimo proprietario.

Le indagini del Nucleo Operativo e Radiomobile tuttavia proseguono anche per verificare se quello di sabato è stato un tentativo sporadico di truffa o se si è in presenza di un mercato di vendita parallelo.

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