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Cronaca

Dopo 21 anni tornano i filobus: l'inaugurazione fra le polemiche

Dal 1° luglio 5 nuovi mezzi e 7 rinnovati copriranno l'intera tratta della linea 1 con una corsa ogni quarto d'ora. Una procedura iniziata nel 1996, fra varie amministrazioni e c'è chi ipotizza che l'impianto sia già antiquato

Tornano a circolare i filobus a Chieti, inaugurati ufficialmente questa mattina (mercoledì 26 giugno) coinvolgendo l’intera città. Il sindaco Di Primio e la sua giunta sono saliti su uno dei cinque nuovissimi mezzi a piazzale Marconi, arrivando fino a largo Cavallerizza lungo una porzione del percorso della linea 1, che da lunedì 1° luglio sarà interamente coperto dai mezzi elettrici con una corsa ogni quarto d'ora unendo i due poli opposti della città: l’ospedale clinicizzato di via dei Vestini e piazza Sant’Anna, di fronte al cimitero. Alle 11 in piazza San Giustino i filobus gialli e verdi sono stati presentati ai cittadini e benedetti dal parroco della cattedrale, don Nerio Di Sipio

I MEZZI - Per riavere i mezzi elettrici a Chieti ci sono voluti 14 anni, 3 milioni e 200 mila euro di contributi di Regione e Comune, una serie di ostacoli burocratici e finanziari che col tempo hanno portato all’inizio del collaudo e al via ufficiale. I cinque nuovi filobus sono alimentati elettricamente, ma allo stesso tempo sono dotati di un motore ibrido a gasolio ecologico, che garantisce il funzionamento anche in caso di guasti elettrici o blackout.

È l’assessore ai Lavori pubblici Mario Colantonio a snocciolare i dettagli tecnici: “Ogni filobus, di 12 metri di lunghezza, 3,65 di altezza, 2,5 di larghezza e del peso di 19 tonnellate, ha 80 posti in tutto, 22 a sedere. È dotato di aria condizionata, spalliere per disabili”.

Il primo mezzo è stato consegnato quasi un anno fa, a luglio 2012. Poi nei mesi successivi sono arrivati anche gli altri quattro, con i quali si è proceduto ai collaudi lungo i 10 chilometri che dal cimitero portano all’ospedale. I cinque mezzi non saranno gli unici in servizio sulla linea 1: ci sono anche 7 vecchi filobus rimessi a nuovo che continueranno a servire gli utenti del trasporto pubblico.

LA PRIMA FILOVIA NEL '50- La tradizione del trasporto elettrico è profondamente radicata a Chieti. La prima filovia teatina fu inaugurata nell’estate di 63 anni fa, il 16 luglio 1950. “L’allora sindaco Antonio Mariani – ricorda Umberto Di Primio – accolse i nuovi mezzi in piazza Valignani”. Da allora i mezzi pubblici cittadini non entrano più in centro storico, almeno non in corso Marrucino. Il servizio di filovia fu sospeso nel 1992 per inadeguatezza della linea aerea.

“Nel 1996 – ricorda il sindaco – mi attivai per ottenere 14 miliardi di lire dal Cipe per il rifacimento della linea. Quando le risorse economiche arrivarono l’allora assessore Raffaele Di Felice fece gara ed affidamento lavori per il ripristino delle linee di alimentazione. Nel 2011, dopo la sentenza definitiva del Consiglio di Stato, favorevole all’amministrazione, si è potuto dare corso all’attesa fornitura dei nuovi filobus”.

QUANDO VENNERO LE IENE- Nel frattempo la linea elettrica teatina era salita alla ribalta nazionale grazie alla popolare trasmissione Mediaset Le Iene. L’inviato Mauro Casciari a fine 2007 aveva stuzzicato l’allora assessore ai Lavori pubblici Luigi Febo sul ritardo dell’impianto antinquinamento e questi era stato al gioco promettendo “Dal 1° maggio passerà il filobus”. All’inizio del 2009 la stessa “iena” era tornata, ma Febo si era fatto trovare in largo Cavallerizza a bordo di un filobus in fase di collaudo e aveva scherzato: “Avevo detto il 1° maggio, ma di quale anno?”. Lo stesso Febo, che oggi siede fra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale, ricorda che proprio l'amministrazione Ricci emanò il bando di gara per i cinque filobus, arrivati solo nel 2012 per il ricorso di una ditta. La filovia, ricorda ancora l’ex assessore, fu riattivata nel 2009 con i sette mezzi rinnovati, ma fu poi interrotta a causa di lavori in due punti diversi del percorso della linea 1.

POLEMCHE  -  E le polemiche per la nuova filovia proseguono sul web. Dal suo blog Giampiero Riccardo, ex coordinatore Giovani Idv, solleva il dubbio che il nuovo impianto possa essere già antiquato. “Per ripristinare la fruibilità della filovia di Chieti ci sono volute 5 amministrazioni (4 di centrodestra e 1 di centrosinistra) e ben 21 anni”, scrive. E ancora: “Se occorre un ventennio per ogni obiettivo portato a termine, vuol dire che lo sviluppo della città non viaggia in sincronia col resto del mondo”. Un intervento che conclude duramente: “Ogni nastro tagliato con decenni di ritardo è un ponte rimosso col futuro e finchè ad amministrare la città saranno le stesse persone, a Chieti l’unica cosa che filerà dritto sarà l’infinita attesa del progresso”.

Alla cerimonia di questa mattina hanno partecipato anche l’assessore regionale ai Trasporti Giandomenico Morra e il dirigente di settore Carla Mannetti. Oltre agli assessori della giunta Di Primio e ad alcuni consiglieri comunali ad inaugurare i nuovi mezzi c’erano anche l’assessore regionale Mauro Febbo e il dirigente comunale ai Lavori pubblici Paolo Intorbida

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