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Cronaca

Università: il test di Medicina non viene abolito e torna a settembre

Il ministro dell'Istruzione Giannini ha annunciato che l'esame di accesso, sperimentato l'anno scorso nel mese di aprile, sarà fissato nuovamente alla fine dell'estate, per consentire agli studenti una preparazione migliore. Alla D'Annunzio l'anno scorso si presentarono in 1.500

Il test di Medicina resta, almeno per un anno, ma torna nella prima decade di settembre, così come lo hanno affrontato generazioni di camici bianchi. L’annuncio è arrivato ieri (martedì 13 gennaio) dal ministero Stefania Giannini, che durante l’audizione di fronte alle commissioni Cultura e Affari Sociali della Camera ha chiarito il percorso che aspetta gli studenti, compresi quelli della D’Annunzio.

Lo scorso aprile in 1.500 si erano presentati nel campus di Chieti per cercare di conquistare un posto nel corso di Medicina e Chirurgia. Ma il test anticipato non era piaciuto alla maggioranza, visto che i liceali erano ancora alle prese con i compiti, in attesa di terminare i programmi e con la testa orientata all’esame di maturità.

Per ora, dunque, esce di scena l’ipotesi, ventilata dallo stesso ministro, di abolire i test di ingresso, per selezionare la preparazione gli studenti alla fine del primo anno. Prima dei test gli atenei organizzeranno corsi di preparazione mirati a superare le prove. I cosiddetti precorsi, che solitamente iniziavano subito dopo Ferragosto, alla D’Annunzio mancano da almeno tre anni.

E di fronte all’enorme numero di aspiranti medici che si presentano ai test, la Giannini ha annunciato forme di orientamento, tramite test di autovalutazione, per gli studenti delle superiori. In modo che comprendano le proprie inclinazioni e affrontino consapevolmente il test di Medicina. 

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