Tenta di uccidere lo zio: condannato a 14 anni
Sotto inchiesta anche il padre del giovane. I fatti a Poggiofiorito nel novembre del 2015
Un 26enne originario di Ortona e residente a Pescara, N.D.B., è stato condannato dal tribunale di Chieti a 14 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per tentato omicidio, porto abusivo di coltello e minaccia grave.
I fatti risalgono al 2 novembre del 2015 a Poggiofiorito quando il ragazzo, con la complciità del padre - la cui posizione deve ancora essere sottoposta al vaglio del gup - aggredì alle spalle con un coltello lo zio G.C., 51 anni, procurandogli ferite alla nuca, al torace, all’addome e alla mano.
Accoltellato dai parenti mentre esce di casa
Alla base del gesto vecchie ruggini familiari, pare questioni economiche legate alla divisione di un immobile. Il padre di N.D.B. nel corso del dibattimento ha sostenuto che il figlio è estraneo alla vicenda e che sarebbe stato lui ad aver avuto una colluttazione con il cognato, il quale gli sarebbe andato incontro impugnando un coltello. Intanto la difesa ha annunciato ricorso in Appello.